(Mirtilli-Immagine Credit Public Domain).
L’abbinamento della torta di mirtilli con una pallina di gelato è una bella delizia estiva. Oltre ad essere gustosa, questa combinazione potrebbe anche aiutare le persone ad assorbire più nutrienti dei “superfrutti”, come gli antociani. I ricercatori che riportano la ricerca nel Journal of Agricultural and Food Chemistry di ACS mostrano che l’α-caseina, una proteina presente nel latte di mucca, ha aiutato i ratti ad assorbire più antociani del mirtillo e i loro sottoprodotti, aumentando l’accessibilità a questi nutrienti.
Negli studi, gli antociani hanno dimostrato di avere proprietà antiossidanti, abbassare la pressione sanguigna e ridurre il rischio di sviluppare alcuni tumori. Tuttavia, solo piccole quantità di questi nutrienti vengono assorbite dai mirtilli durante la digestione, nonostante la loro abbondanza nel frutto. Precedenti ricercatori hanno riferito che il consumo di alimenti con ingredienti come pectina di agrumi, capcasina, capsicate e alcune proteine migliora l’assorbimento degli antociani. Ad esempio, Bin Li e colleghi hanno scoperto che le proteine α-caseina e -caseina del latte vaccino proteggevano gli antociani del mirtillo in esperimenti di digestione simulata. Ora, questo team voleva vedere se l’α-caseina potesse aiutare ad aumentare l’assorbimento degli antociani del mirtillo in vivo.
Vedi anche:Nuovo composto dei mirtilli potrebbe trattare la IBD
I ricercatori hanno nutrito ratti con estratti di antociani di mirtillo purificati, aggiungendo α-caseina alla soluzione. Durante le 24 ore successive, le concentrazioni di antociani e metaboliti erano da 1,5 a 10,1 volte più elevate nel gruppo integrato con α-caseina rispetto ai ratti di controllo. Durante l’esame della struttura molecolare dell’α-caseina, i ricercatori hanno osservato che i suoi amminoacidi gli hanno permesso di interagire e incapsulare le molecole di antociani, migliorando la loro stabilità nell’intestino e consentendo un migliore trasporto nel flusso sanguigno. Mentre la proteina α-caseina utilizzata in questi esperimenti è stata derivata e purificata dal latte, i risultati potrebbero non essere gli stessi per il latte intero perché i suoi grassi e zuccheri potrebbero influire sull’assorbimento, spiegano i ricercatori. Dicono che il loro prossimo passo sarà condurre test simili con soggetti umani.