Immagine: in questa foto del 6 marzo 2020, un vigile del fuoco disinfetta il santuario di Saint Saleh per aiutare a prevenire la diffusione del nuovo coronavirus nel nord di Teheran, in Iran.Credit: (AP Photo/Ebrahim Noroozi, File).
Con l’aumento dei casi di coronavirus COVID 19 in Italia, Iran, Corea del Sud, Stati Uniti e altrove, molti scienziati affermano che è evidente che il mondo è in preda a una pandemia: un grave scoppio globale.
L’ Organizzazione Mondiale della Sanità sostiene che la parola “pandemia” potrebbe spaventare ulteriormente il mondo e indurre alcuni paesi a perdere la speranza di contenere il virus. “A meno che non siamo convinti che sia incontrollabile, perché chiamare l’epidemia da COVID 19, una pandemia?“, ha dichiarato questa settimana il Direttore Generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus.
L’agenzia sanitaria delle Nazioni Unite ha precedentemente descritto una pandemia come una situazione in cui un nuovo virus sta causando “focolai sostenuti a livello di comunità” in almeno due regioni del mondo.
Molti esperti affermano che la soglia è stata a lungo raggiunta: il virus che è stato identificato per la prima volta in Cina si sta ora diffondendo liberamente in quattro regioni, ha raggiunto tutti i continenti tranne l’Antartide e la sua diffusione sembra inevitabile. La malattia è riuscita a prendere piede e moltiplicarsi rapidamente anche in paesi con sistemi di sanità pubblica relativamente forti.
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Venerdì, il virus ha raggiunto un nuovo traguardo, colpendo oltre 100.000 persone in tutto il mondo, molto più di quelle colpite da SARS, MERS o Ebola negli ultimi anni.
“Penso che sia abbastanza chiaro che siamo in una pandemia e non so perché l’OMS stia resistendo a dichiararlo”, ha affermato Michael Osterholm, Direttore del Center for Infectious Disease Research and Policy dell’Università del Minnesota. Gli esperti riconoscono che dichiarare una pandemia è politicamente gravoso perché può scuotere i mercati, portare a restrizioni più drastiche ai viaggi e agli scambi e stigmatizzare le persone provenienti dalle regioni colpite. L’OMS è stato precedentemente criticato per aver definito una pandemia l’epidemia di influenza suina del 2009. Ma gli esperti hanno detto che chiamare questa crisi una pandemia potrebbe anche stimolare i paesi a prepararsi all’eventuale arrivo del virus. L’OMS ha già dichiarato il virus una “emergenza sanitaria globale” a fine gennaio, mettendo in guardia paesi e organizzazioni umanitarie ed emanando una vasta serie di raccomandazioni per frenare la sua diffusione.
Anche nei paesi che si sono mossi rapidamente per chiudere i loro collegamenti con la Cina, COVID-19 è riuscito a intrufolarsi. Nel giro di poche settimane, funzionari in Italia, Iran e Corea del Sud sono passati dal riferire singoli nuovi casi a centinaia.
“Siamo stati il primo paese a fermare i voli per la Cina e siamo rimasti completamente sorpresi da questa malattia”, ha dichiarato Massimo Galli, Professore di malattie infettive all’Università di Milano. “È pericoloso per tutto il mondo che il virus sia in grado di diffondersi sottoterra in questo modo“. Con oltre 5.000 casi, l’Italia è l’epicentro dello scoppio dell’epidemia da COVID 19 dell’Europa e ha chiuso le scuole, chiuso gli stadi sportivi ai tifosi e ha esortato gli anziani a non uscire se non in caso di assoluta necessità. Ma ha comunque esportato casi di virus in almeno 10 paesi, tra cui Austria, Repubblica Ceca, Spagna, Sudafrica e Nigeria.
Devi Sridhar,Professore di Salute Pubblica alla University of Edinburgh, ha dichiarato: “Questo focolaio soddisfa tutte le definizioni per una pandemia”. In una conferenza stampa il mese scorso, il Dott. Mike Ryan, capo delle emergenze dell’OMS, ha affermato che una pandemia è “una situazione unica in cui crediamo che tutti i cittadini del pianeta” saranno probabilmente esposti a un virus entro un periodo di tempo definito”. Diversi esperti hanno affermato di non aver mai sentito questa definizione. I Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, da parte loro, definiscono una pandemia come “un’epidemia che si è diffusa in diversi paesi o continenti, colpendo di solito un gran numero di persone”.
Fonte: Medicalxpress