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Melamina, chimica e sintomi da intossicazione

La chimica e le caratteristiche
La melamina è una molecola usata nell’industria della plastica per la formazione di resine che trovano impiego anche nella produzione di materiali a contatto con gli alimenti . È inoltre impiegata nella produzione di colle, tessuti, ritardanti di fiamma, fertilizzanti e medicinali.
La sostanza è costituita, dal punto di vista chimico per oltre il 60% del suo peso da azoto. Questa caratteristica di elevata percentuale di azoto viene sfruttata fraudolentemente per sostituire le proteine normalmente presenti negli alimenti. Infatti, nel controllo ufficiale degli alimenti, per la determinazione delle proteine a livello internazionale viene ricercato il tenore di azoto. È questo il caso della adulterazione cinese.

I precedenti
Il problema della contaminazione da melamina era stato già evidenziato nel corso del 2007, negli Stati Uniti, legato all’alimentazione animale (pet food).
A seguito della morte di numerosi cani e gatti, le Autorità Statunitensi identificarono che il problema era la presenza di melamina in materia prima a base di proteine concentrate, prodotta in Cina.
Nell’anno 2007, la Commissione Europea ha richiesto agli Stati membri di effettuare la ricerca della sostanza contaminante i mangimi per animali da compagnia, ossia melamina e sostanze ad essa strutturalmente affini (acido cianurico, ammelide, ammelina) sulle seguenti materie prime di origine vegetale: glutine di frumento, glutine di mais, farina di mais, proteine di soia, crusca di riso e concentrati di proteine del riso nonché alimenti per animali da compagnia provenienti da Paesi Terzi, con particolare riferimento alle importazioni di origine cinese.
In seguito a ciò sono stati disposti controlli sistematici su tali matrici provenienti dalla Cina, ed un rafforzamento dei controlli per quelle provenienti da altri paesi terzi.
Nel corso dell’anno 2007, sono state effettuate complessivamente 15 notifiche, tramite il Sistema di allerta comunitario, tutte relative a proteine concentrate o glutine di mais contaminato destinato all’alimentazione animale.
Nelle notifiche la distribuzione di questi prodotti ha riguardato anche il territorio nazionale.
In Italia, per l’effettuazione delle analisi di laboratorio è stato individuato l’Istituto Zooprofilattico di Torino, Centro di Referenza Nazionale per l’Alimentazione Animale (C.Re.A.A.).
Ad oggi, in tutto il territorio Nazionale, le analisi effettuate per la ricerca di melamina hanno rilevato solo due campioni non conformi per “mangimi complementari” destinati ad animali da compagnia.
Per quanto attiene i controlli all’importazione non è stata rilevata alcuna non conformità.

Patologie connesse all’intossicazione da melamina e sintomatologia
Poco è dato conoscere sulla tossicità della melamina nell’uomo adulto, nel quale infatti non sono stati riportati casi di intossicazione acuta.
A seguito del caso cinese l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) attraverso il sistema Infosan ha trasmesso a tutti gli stati aderenti una informativa concernente le patologie connesse all’intossicazione da melamina e relativa sintomatologia. Poiché la melamina nell’organismo umano viene eliminata per la maggior parte per via renale, comporta il sovraccarico su tali organi ed il rischio della formazione di calcoli e di patologie e complicanze conseguenti.
Tali patologie sono abbastanza rare nei lattanti e nei bambini . Per tale motivo è da prendere in considerazione la possibilità dell’assunzione di latte o alimenti contaminati quando ricorrano i seguenti sintomi:

  • Pianto inspiegabile nei neonati, specialmente durante la minzione, possibile vomito
  • Ematuria visibile ad occhio nudo ma anche microscopica
  • Insufficienza renale acuta ostruttiva: oliguria o anuria
  • Emissione di calcoli durante la minzione. Per esempio, nel neonato maschio è riscontrabile disuria con ostruzione da calcoli in uretra
  • Pressione arteriosa elevata, edema, dolore alla palpazione delle aree renali.

Gli esperti dell’OMS credono che possa esservi una ulteriore complicanza, con una possibile insufficienza renale espressa come febbre inspiegabile, dovuta a infezioni del tratto urinario e batteriemia secondaria alla stasi urinaria conseguente a malattia ostruttiva.

Fonte Ministero Salute

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