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Medicina Alternativa

Mangiare uva protegge dai danni UV

(Uva-immagine Credit Public Domain).

I polifenoli, un gruppo di composti naturali presenti nell’uva e in altri tipi di frutti e verdure, sono composti chiave responsabili della fotoprotezione ultravioletta (UV), secondo una nuova ricerca.

“I principali polifenoli dell’uva includono i flavanoli (catechina, epicatechina e proantocianidine), i composti stilbene (resveratrolo) e l’acido ellagico“, ha detto il Dottor Allen Oak, dermatologo del Dipartimento di Dermatologia dell’Università dell’Alabama a Birmingham. “Molti di questi componenti dimostrano effetti antinfiammatori e antineoplastici nei modelli murini. È stato condotto uno studio di intervento prospettico a singolo gruppo, in aperto, per esaminare se questo frutto nella dieta avrebbe prevenuto il fotodanneggiamento indotto dai raggi UV negli esseri umani”.

Vedi anche:Danni UV alla pelle: mangiare uva protegge

Lo studio ha coinvolto 19 volontari umani sani di 19 anni in su. Ai partecipanti è stata somministrata una polvere di uva liofilizzata (75 g al giorno) da ingerire per 14 giorni.

“I risultati (aumento del 74,8% della protezione naturale della pelle) indicano che il consumo di uva ha effetti benefici sistemici negli adulti sani”, ha detto il Dottor Oak. “Questi benefici includono l’inibizione dell’infiammazione e la riparazione del danno al DNA“.

Oltre al consumo della polvere, lo studio ha anche dimostrato che l’applicazione di un estratto topico a base di un polifenolo di semi d’uva, la proantocianidina, può ridurre le   scottature solari. Inoltre, i risultati preliminari suggeriscono che l’uva può aiutare a prevenire anche i tumori della pelle, sebbene siano necessari ulteriori studi in quest’area prima di trarre conclusioni. Il consumo di uva può agire come una ‘crema solare commestibile‘”, ha detto il Dottor Oak. “Questo non significa che l’uva dovrebbe essere usata al posto della crema solare, ma può offrire una protezione aggiuntiva di cui siamo ansiosi di continuare a saperne di più”, ha aggiunto il ricercatore. “Questa ricerca è entusiasmante perché i nostri risultati attuali forniscono elementi costitutivi per ulteriori studi su un prodotto fotoprotettivo orale da una fonte naturale”.

I risultati sono pubblicati in due articoli sul Journal of the American Academy of Dermatology.

Fonte: Journal of the American Academy of Dermatology.

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