Dal 13 al 14 febbraio, presso il Royal Hotel Carlton di Bologna, si terrà la prima edizione del congresso internazionale promosso da EACSGE (Esophageal Adenocarcinoma Study Group Europe) dedicato alla ricerca di base e clinica, alla diagnosi e alla terapia dell’adenocarcinoma della giunzione esofagea e dell’esofago di Barrett (patologia secondaria alla malattia da reflusso gastro-esofageo, da cui può generare l’adenocarcinoma esofageo).
L’iniziativa è coordinata dal prof. Sandro Mattioli, Professore dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, direttore della Chirurgia Toracica e del Centro per le Malattie dell’Esofago a Maria Cecilia Hospital di Cotignola (RA) (GVM Care & Research) e dalla prof.ssa Sheila K. Krishnadath dell’University Medical Center di Amsterdam (Olanda).
“Questa iniziativa – spiega il prof. Mattioli – costituisce un primato nel mondo scientifico: per la prima volta, ricercatori di base e clinici specialisti in Genetica Medica, Anatomia Patologica, Gastroenterologia, Chirurgia, Oncologia, si confronteranno per trasformare i risultati ottenuti dalla ricerca di base in applicazioni cliniche, allo scopo di progredire nella cura dell’adenocarcinoma dell’esofago, che oggi è all’ottavo posto per frequenza e al sesto posto per mortalità, tra le neoplasie nel mondo occidentale” .
In EACSGE sono attivi gruppi multidisciplinari delle Università di Amsterdam, Genova, Helsinki, Verona, della Università Vita e Salute e dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, dell’Istituto Oncologico IRST/IRCCS di Meldola (FC).
Obiettivi principali dell’incontro sono, tra gli altri, la definizione dello stato attuale delle conoscenze sulla biologia della malattia, la definizione dei caratteri predittivi di cancerizzazione dell’esofago di Barrett con cui attuare protocolli mirati di sorveglianza e la valutazione di efficacia di vaccini che sembrano poter interrompere il processo di cancerizzazione.
Dal confronto fra gli esperti potranno emergere le conoscenze attraverso le quali modulare la terapia chirurgica e le terapie farmacologiche in ogni fase della malattia. Infine, nel corso del convegno, si terranno incontri tra i componenti di EACSGE e la Faculty del congresso volti all’ampliamento dei gruppi di studio e alla preparazione di nuovi protocolli di ricerca.
Spazio anche al futuro della ricerca: i giovani ricercatori avranno la possibilità di una breve presentazione relativa ai progressi scientifici dei loro studi; il report più accurato riceverà anche un riconoscimento dalla commissione scientifica e dagli organizzatori.
Programma: