Avviati da diversi anni, a Melbourne, in Australia, i test clinici di un vaccino che, unico nel suo genere,non previene,ma cura i danni della malattia celiaca, riprogrammando il sistema immunitario, per indurlo a tollerare il glutine ed evitare la produzione di chitocine. Nei celiaci, i frammenti di glutine non digerito, passano nell’organismo attraverso l’intestino che non riesce a svolgere la sua funzione di barriera. Il sistema immunitario percepisce il glutine come un evento estraneo e anzichè eliminarlo,attiva una risposta alterata. La sperimentazione del farmaco, dimostra che diminuisce dell’85%, i sintomi associati al consumo di glutine. Il farmaco, da assumere prima dei pasti, dovrebbe eliminare l’effetto tossico del glutine e consentire al malato di celiachia di avvalersi di una normale alimentazione con glutine. Il merito degli studi va a Bob Anderson e Jason Tye Din del Walter and Eliza institute of Medical Research di Parkville ,in Australia , che hanno pubblicato i dati della ricerca sulla prestigiosa rivista Science Translational Medicine.
Malattia celiaca: presto un vaccino?
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