Il consumo di noci intere o estratto del loro olio, può ridurre il rischio di malattia cardiovascolare semplicemente abbassando il colesterolo, secondo un team di Penn State, Tufts University e ricercatori dell’Università di Pennsylvania.
Le noci contengono acido folico, vitamina E, acidi grassi essenziali, magnesio, fitoestrogeni e fitosteroli. Sono utili contro gli effetti di un pasto ricco di grassi, hanno proprietà anticolesterolo e proteggono il cuore.
“Sappiamo già che mangiare noci, può abbassare i livelli di colesterolo nel sangue”, ha detto Penny Kris-Etherton, Professore di Nutritione del Penn State. “Ma fino ad ora non sapevamo quale componente della noce, forniva questo beneficio “.
In uno studio randomizzato controllato, i ricercatori hanno fatto assumere a 15 partecipanti con colesterolo elevato, uno di questi trattamenti : – 85 grammi di noci, 34 grammi di gherigli sgrassati o 51 grammi di olio. Il team ha valutato le risposte biochimiche e fisiologiche dei partecipanti prima che i trattamenti fossero somministrati e 30 minuti, un’ora, due ore, quattro ore e sei ore, dopo la somministrazione dei trattamenti.
I risultati, che appariranno nel numero del 1 giugno della rivista Journal of Nutrition e che sono ora on-line, hanno dimostrato che il consumo di noci ha aiutato HDL – colesterolo buono – ad operare più efficacemente nel trasporto e rimozione del colesterolo in eccesso dal corpo.
“Il nostro studio ha dimostrato che l’olio presente nelle noci può mantenere la funzione dei vasi sanguigni dopo un pasto, che è molto importante dato che l’integrità del vaso sanguigno è spesso compromessa in persone con malattie cardiovascolari”, ha dichiarato Claire Berryman, studente laureato in scienze nutrizionali, del Penn State . “L’olio di noce è stato particolarmente efficacie nel preservare la funzione delle cellule endoteliali che svolgono un ruolo importante nella salute cardiovascolare”.
“Il nostro studio indica che semplici cambiamenti nella dieta, quali includere noci e / o il loro estratto di olio, può ridurre il rischio di malattia di cuore,” ha concluso Kris-Etherton.
Fonte Science daily