La vita in campagna diminuisce il rischio di IBD, una malattia infiammatoria intestinale cronica , in particolare nei bambini piccoli e adolescenti, secondo un nuovo studio condotto dai ricercatori del Children’s Hospital of Eastern Ontario (CHEO) Research Institute, Institute for Clinical Evaluative Sciences (ICES) e the Canadian Gastro-Intestinal Epidemiology Consortium (CanGIEC).
“I nostri risultati dimostrano che i bambini, in particolare quelli di età inferiore ai 10 anni, sperimentano un effetto protettivo contro la malattia infiammatoria intestinale cronica se vivono in una casa rurale. Questo effetto è particolarmente forte nei bambini che sono cresciuti incampagna nei primi cinque anni di vita.
( Vedi anche: Le citochine controllano le cellule immunitarie che innescano la malattia infiammatoria intestinale).
I risultati di questo studio sono molto soprattutto perchè il numero di bambini molto piccoli che sono stati diagnosticati con IBD è aumentato negli ultimi 20 anni “, spiega Eric Benchimol, autore principale dello studio, scienziato presso l’ICES e gastroenterologo pediatrico al CHEO Inflammatory Bowel Disease Center di Ottawa. “I risultati inoltre rafforzano l’evidenza che i fattori di rischio ambientali che predispongono le persone alla IBD possono avere un effetto più forte nei bambini rispetto agli adulti”.
IBD comprende principalmente la malattia di Crohn e la colite ulcerosa, che sono condizioni che causano infiammazioni nel tratto digestivo, portando a diarrea cronica, sangue nelle feci, dolori addominali e perdita di peso.
Lo studio, pubblicato oggi nell’ American Journal of Gastroenterology, ha identificato un totale di 45.567 pazienti con diagnosi di IBD; 6.662 di questi pazienti con diagnosi di IBD vivevano in residenze rurali e 38.905 vivevano in residenze urbane dal 1999 al 2010 .
Ci sono circa 233.000 persone che vivono con IBD in Canada, un paese che ha uno dei tassi più alti di queste malattie immuno-mediate, al mondo. I tassi sono in aumento in Canada, soprattutto nei bambini molto piccoli. La ragione non è certa, ma l’urbanizzazione aumentata può svolgere un ruolo. I ricercatori suggeriscono che vivere in un ambiente rurale o urbano può cambiare il microbioma intestinale a causa di diverse esposizioni all’inizio della vita, con conseguente diminuzione o aumento del rischio
“Il Canada ha uno dei tassi più elevati di IBD al mondo, con la maggior parte dei casi diagnosticati in soggetti tra i 15 ed i 30 anni e un’aumentata incidenza nei bambini sotto i 10 anni” ha affermato Mina Mawani, Presidente del CEO of Crohn’s and Colitis Canada.
“Siamo felici di collaborare econ CanGIEC nello sforzo di capire meglio queste malattie. I risultati di questo studio forniscono ulteriori conoscenze dei fattori di rischio associati a una diagnosi di malattia di Crohn o colite ulcerosa”.