L’esposizione a mezzi di contrasto iodati, durante la procedura di imaging è associata a cambiamenti nella funzione tiroidea e ad aumento di rischio di sviluppare ipertiroidismo, secondo un rapporto degli Archives of Internal Medicine. I mezzi di contrasto iodato (ICIM), scrivono gli autori, sono agenti farmaceutici comunemente somministrati perchè usati nella scansione delle procedure di imaging. Anche se alcune complicazioni da esposizione ai mezzi di contrasto, come la nefropatia indotta, sono state ampiamente studiate, poco si è analizzato in merito alle disfunzioni che il contrasto potrebbe causare alla tiroide. I ricercatori del General Hospital Harvard Medical di Boston, hanno esaminato i dati relativi a pazienti trattati, tra il 1990 ed il 2010, che non presentavano ipotiroidismo o ipertiroidismo, preesistenti. Tutti i pazienti sono stati confrontati con normale funzionalità della tiroide. In sintesi gli autori hanno convalidato che i dati supportano l’associazione tra esposizione ICM ed ipertiroidismo, mentre non esiste alcuna associazione comune tra l’esposizione al contrasto e tutte le forme di ipotiroidismo. La ricerca evidenzia anche che una percentuale relativamente alta di persone che hanno sviluppato disfunzione tiroidea indotta, non hanno presentato fattori di rischio sottostanti.