I risultati di uno studio presentato oggi all’ European League Against Rheumatism Annual Congress (EULAR 2016) hanno dimostrato che esiste un rischio raddoppiato di cambiamenti cervicali pre-maligni e potenzialmente anche un aumento del rischio di cancro del collo dell’utero tra le donne con lupus eritematoso sistemico (LES), rispetto alla popolazione femminile generale.
I rischi più elevati sono stati riscontrati nelle donne con lupus eritematoso sistemico che sono state trattate con farmaci immunosoppressori. Questi risultati sottolineano l’importanza di regolare screening della cervice uterina in tutte le donne con lupus eritematoso sistemico, indipendentemente dal fatto che l’aumento del rischio sia dovuto alla gravità della malattia o al trattamento.
Il ricercatore Dr Hjalmar Wadström del Department of Medicine Solna, Karolinska Institutet a Stoccolma ha dichiarato: ” I nostri risultati hanno confermato che il lupus è un fattore di rischio per i tumori maligni del collo dell’utero anche dopo aggiustamento per fattori determinanti di rischio”.
Il Lupus eritematoso è una malattia infiammatoria cronica che può colpire qualsiasi organo o sistema, ma soprattutto coinvolge le articolazioni, i reni e la pelle. Colpisce prevalentemente le donne circa 10 volte più degli uomini e spesso tra i 20/ 30 anni di età.
( Vedi anche:Individuato un enzima che contribuisce allo sviluppo del lupus eritematoso)
Tra il 2006 e il 2012, il tasso di displasia cervicale o il cancro cervicale invasivo in una coorte di donne con Lupus eritematoso era due volte il tasso rilevato nella popolazione generale ( valore aggiustato per età, sesso, livello di istruzione, utilizzo di assistenza sanitaria, numero di figli, stato civile, storia familiare di cancro del collo dell’utero e primo screening cervicale). Il tasso era più alto tra le donne trattate con un farmaco immunosoppressore sistemico, rispetto a quelle trattate solo con un antimalarico senza trattamento immunosoppressivo aggiuntivo.
I risultati sono simili per il rischio di displasia cervicale a diversi stadi di gravità, tuttavia, questo confronto è meno significativo a causa di un numero limitato di eventi e tempo di follow-up.
Fonte: EULAR 2016