Immagine: Deoxyribonucleic acid (DNA). Photo: Colourbox.com
Nell’edizione di gennaio di Nature Genetics è stato pubblicato un articolo intitolato “m6A RNA modification as a new player in R-loop regulation”, dal gruppo di ricerca sulla regolazione genica dinamica guidato da Arne Klungland all’IMB.
“A seguito di una nuova collaborazione tra UiO ( Institute of Basic Medical Science) e gruppi di ricerca di Nottingham e Oxford, è stato ora rivelato che l’RNA ha un effetto diretto sulla stabilità del DNA”, afferma il Professor Klungland.
La scoperta fornirà al servizio sanitario uno strumento importante, poiché molti studi hanno dimostrato che la regolazione delle modifiche all’RNA è importante per lo sviluppo del cancro. “La modificazione più frequente è la m6A cioè la metilazione dell’adenosina a livello dell’azoto numero 6. L’aggiunta del gruppo metile a una base azotata è molto comune nel RNA messaggero degli eucarioti e, a seconda della posizione e della quantità, può essere interpretata come un segnale di degradazione, regolare la stabilità del messaggero, controllare la sua localizzazione all’interno della cellula… “. Se i geni importanti per il composto chimico 6-metilladenina vengono completamente rimossi, ciò si traduce in neurodegenerazione sia nei topi che nell’uomo.
Vedi anche: RNA lungo non codificante può proteggere il metabolismo dalle complicanze
Nelle aree del DNA in cui l’RNA si lega a uno dei fili del DNA in modo tale che il filo del DNA complementare diventi l’unico filo (strutture dell’anello R), la stabilità del DNA cambierà se l’RNA viene modificato chimicamente da m6A. Diversi gruppi di ricerca stanno lavorando insieme per studiare quale effetto cio’ può avere sulla molecola di DNA. “Sappiamo già che le aree del circuito R sono associate a sequenze di DNA contenenti geni attivi e che ‘RNA modificato può portare alla rottura cromosomica e alla perdita di informazioni genetiche”, spiega Klungland.