(Linfomi-Immagine: la struttura cristallina di un frammento di un recettore delle cellule B di un linfoma aggressivo. Il recettore è modificato dal carboidrato, chiamato glicano, mostrato in bastoncini verdi. Le catene proteiche sono rappresentate come un tubo con gli anelli intorno al glicano colorati. Credito: Università di Southampton).
La ricerca condotta dall’Università di Southampton ha rivelato una nuova caratteristica fondamentale dei linfomi a cellule B aggressivi che potrebbe aprire la porta a ulteriori ricerche sulla diagnosi precoce e sul trattamento della malattia.
Ogni anno nel Regno Unito viene diagnosticato un linfoma a oltre 14.000 persone, il che lo rende il quinto tumore più comune e il tumore del sangue più comune (fonte: Blood Cancer UK).
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In questo nuovo studio, un team guidato dal Prof. Francesco Forconi, ha identificato un cambiamento specifico del tumore, non osservato nelle cellule B normali. Le cellule B fanno parte del sistema immunitario del corpo umano e sono responsabili della produzione di anticorpi; mostrano una molecola simile ad un anticorpo sulla loro superficie, nota come recettore delle cellule B. Le nuove scoperte hanno mostrato come i recettori possono differire nei linfomi aggressivi per la presenza di zuccheri insoliti, noti come glicani, nei siti di legame dell’antigene del recettore delle cellule B del linfoma.
I risultati dello studio sono stati pubblicati su Blood, the Journal of the American Society of Haematology.
Il team, che comprendeva il biologo Prof. Max Crispin e l’immunologo Prof. Freda Stevenson, ha rivelato che questi glicani hanno una struttura specifica che consente alle cellule del linfoma di ricevere segnali da molecole chiamate “lectine”, che sono attaccate alle cellule circostanti, consentendo al tumore di sopravvivere e crescere nei linfonodi.
Francesco Forconi, Professore di Ematologia presso l’Università di Southampton, ha dichiarato: “Questo lavoro di squadra molto entusiasmante descrive la struttura dei glicani che ricoprono la superficie del recettore delle cellule B del tumore e come funziona. Questa è una caratteristica specifica del tumore richiesta da tutte le cellule tumorali dei pazienti con i linfomi più comuni. E’ una nuova specificità richiesta dalle cellule del linfoma per sopravvivere che ora sappiamo come rilevare e stiamo anche imparando come funziona. I nostri risultati stanno spianando la strada ad ulteriori indagini, tra cui rilevamento precoce de cancro e target terapeutico, entrambi nostri obiettivi futuri”.
Lo studio è stato finanziato dall’ente benefico Blood Cancer UK e dalla Keanu Eyles Fellowship. I prossimi passi dei ricercatori saranno mirare con precisione alle interazioni tra questi glicani e le lectine e gli anticorpi terapeutici che sono in fase di sviluppo dal team di Forconi in collaborazione con l’Antibody Vaccine Group dell’Università di Southampton e il Professor Carl Figdor della Radboud University nei Paesi Bassi, in un Progetto finanziato da Cancer Research UK.
Proseguirà il lavoro congiunto tra il laboratorio del Professor Forconi, specializzato nell’analisi dei recettori dei linfociti B nelle leucemie e nei linfomi e il laboratorio del Professor Crispin, esperto nella struttura dei glicani, avvicinando specialità scientifiche e cliniche.