Da quando la malattia da coronavirus SARS-CoV-2 (COVID-19) è emersa per la prima volta in Cina, una serie di studi hanno fornito una migliore comprensione del virus e di come colpisce il corpo umano. Le prove mostrano che le popolazioni vulnerabili o ad alto rischio comprendono gli adulti più anziani, persone immunocompromesse e coloro che hanno patologie mediche sottostanti. Le persone in sovrappeso e obese hanno anche un rischio maggiore di sviluppare una grave malattia COVID 19, secondo un nuovo rapporto.
I medici e gli esperti di salute hanno scoperto che alcuni gruppi di persone corrono un rischio maggiore di sviluppare una grave malattia COVID-19. Si tratta di persone con più di 65 anni, di persone che vivono in strutture a lungo termine o case di cura, di persone con patologie mediche di base, come quelle con malattie polmonari croniche, asma da moderata a grave, malattie cardiache, diabete, insufficienza renale, malattie del fegato e le persone che sono immunocompromesse, comprese quelle sottoposte a trattamento del cancro.
Le persone obese a rischio più elevato
Nel nuovo rapporto, 7 pazienti su 10 ricoverati in reparti di terapia intensiva nel Regno Unito con coronavirus, sono obesi o in sovrappeso.
Il team del Intensive Care National Audit and Research Centre ha studiato tutte le ammissioni alle unità di terapia intensiva nel Regno Unito. I ricercatori hanno esaminato in dettaglio, i primi 196 pazienti che sono stati sottoposti a terapia intensiva e hanno scoperto che quelli che hanno sviluppato una malattia grave erano 63 e sette su 10 casi erano maschi.
Ad esempio, nel rapporto, 56 pazienti avevano un BMI da 25 a 30, considerato in sovrappeso, mentre 58 avevano un BMI da 30 a 40 e 13 avevano un BMI al di sopra di 40.
Il rapporto fa luce anche su quali gruppi di persone necessitavano di assistenza 24 ore su 24 perché sono a rischio di COVID-19 grave.
Allo stato attuale, le linee guida del Regno Unito nel ridurre la trasmissione del coronavirus si sono concentrate principalmente su coloro che hanno più di 70 anni, in particolare persone con altre malattie. Ma i nuovi dati hanno dimostrato che l’età dovrebbe essere nuovamente adattata.
Tuttavia, alle persone gravemente obese è stato consigliato di lasciare il lavoro e di autoisolarsi, poiché sono ad alto rischio di coronavirus grave. Dovrebbero inoltre praticare misure di allontanamento sociale. Le persone gravemente obese sono quelle con un indice di massa corporea superiore a 40.
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Le persone che necessitano di cure critiche
Il team ha anche scoperto che oltre un terzo di quei pazienti in terapia intensiva ha meno di 60 anni, il che dimostra che non solo coloro che sono anziani sono a rischio. Anche più maschi sono in terapia intensiva rispetto alle donne e la maggior parte dei pazienti presentava gravi comorbilità, come malattie polmonari o cardiovascolari. Anche le donne in gravidanza o quelle che hanno partorito di recente sono a rischio, poiché due pazienti nello studio erano in gravidanza nelle ultime sei settimane.
È anche noto in passato che le persone obese hanno maggiori probabilità di soffrire di gravi complicazioni da infezioni, compresa l’influenza. Le persone obese sono spesso soggette a infezioni poiché i loro sistemi immunitari sono impegnati a proteggere l’infiammazione delle cellule, rendendoli sovraccarichi. In questi pazienti una grave infezione come quella da SARS-CoV-2, può causare gravi complicazioni.
Inoltre, le persone obese tendono anche a seguire una dieta povera di antiossidanti e fibre, come frutta e verdura, che sono cruciali per rafforzare il sistema immunitario. Infine, le persone obese possono avere problemi con la respirazione poiché un peso eccessivo rende più difficile l’espansione del diaframma e dei polmoni.
Cosa raccomanda l’OMS
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sottolineato l’importanza di seguire una dieta equilibrata e di esercitarsi regolarmente per ridurre il rischio di complicanze legate a COVID-19. Il Dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus raccomanda a tutti di mangiare cibi nutrienti per rafforzare il sistema immunitario, limitare l’assunzione di alcol ed evitare bevande zuccherate. Le persone che fumano dovrebbero interrompere l’abitudine e tutti dovrebbero esercitarsi per circa 30 minuti al giorno per gli adulti e circa un’ora per i bambini.
Infine, ribadisce l’importanza di proteggere la propria salute mentale dormendo abbastanza e ricevendo sostegno dagli altri durante la crisi sanitaria.
Ad oggi, ci sono 381.621 casi confermati e 16.563 decessi legati alla malattia COVID 19.
Fonte: NewsMedical