Gli scienziati dell’Università di York hanno dimostrato che l’alterazione della struttura delle catene di zucchero sulla superficie delle cellule staminali potrebbe aiutare a promuovere la crescita ossea nel corpo nell’osteoporosi.
La ricerca è pubblicata sul Journal of Cell Science.
La scoperta potrebbe avere importanti implicazioni per i futuri trattamenti dell’osteoporosi, una condizione che colpisce oltre 3 milioni nel Regno Unito e causa la fragilità delle ossa e la suscettibilità a fratture e rotture.
Le catene di zucchero rivestono tutte le cellule del corpo e funzionano in vari modi, come sostegno del sistema immunitario e definizione dei gruppi sanguigni, ma la loro struttura ha una “casualità” che le ha rese una struttura molto complessa da comprendere.
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Un ricercatore che si occupa della formazione delle ossa e un ricercatore che si occupa degli zuccheri delle cellule, hanno combinato le loro esperienze per esaminare se questi zuccheri potrebbero avere un ruolo nella formazione delle ossa. Hanno trattato le cellule con una sostanza chimica di laboratorio comunemente usata che altera le catene zuccherine chiamata kifunensine, per vedere come avrebbero reagito.
Il Dr. Daniel Ungar, del dipartimento di biologia dell’Università, ha dichiarato: “La sostanza chimica, la kifunensina, è ben nota per alterare la struttura delle catene zuccherine ed è stata esaminata per potenziali trattamenti farmacologici, ma non è ancora in corso alcuna sperimentazione clinica. Volevo vedere come la Kifunensine poteva agire sulle cellule staminali ossee nei test di laboratorio. Per la loro complessità, questi zuccheri non sono mai stati testati in questo modo prima, ma abbiamo scoperto che dopo un paio di giorni, l’interruzione della normale funzione degli zuccheri ha permesso di migliorare i processi di formazione delle ossa nelle cellule staminali”.
Questa è la prima volta che queste catene zuccherine sono state collegate alla crescita ossea e questo lavoro potrebbe aprire la strada a nuove indagini su possibili trattamenti futuri per l’osteoporosi, in cui la resistenza ossea è un problema particolare. Il Professor Paul Genever, del Dipartimento di Biologia dell’Università di York, ha dichiarato: “Attualmente i farmaci più comunemente usati per il trattamento dell’osteoporosi mirano a prevenire un’ulteriore perdita di tessuto osseo per arrestare la progressione della malattia, ma non abbiamo candidati farmacologici affidabili per ripristinare effettivamente la resistenza ossea. Questo studio è un entusiasmante passo avanti nella comprensione del ruolo di questi zuccheri nella crescita delle ossa”.
Il team sta ora lavorando per indagare se il trattamento chimico può avere come obiettvo le cellule staminali coinvolte nella crescita osseae per garantire che non abbia reazioni avverse su altre cellule del corpo.
I ricercatori stanno anche facendo ulteriori test per capire perché inibire le catene di zucchero ha un impatto sul modo in cui le cellule staminali stimolano la formazione ossea.
Fonte: Journal of Cell Science