Immagine: scansione PET di un cervello umano con la malattia di Alzheimer
Un team di ricercatori della Columbia University ha scoperto che l’applicazione di un laser alla parte del cervello che il modello di alzheimer di topo utilizza per memorizzare i ricordi, ha indotto i topi a recuperare i ricordi persi.
Nella studio, pubblicato dalla rivista Hippocampus, il team descrive gli esperimenti condotti sui topi e come la nuova strategia potrebbe essere applicata ai pazienti umani.
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Per molti anni, gli scienziati hanno creduto che quando una persona sviluppa la malattia di Alzheimer, perde i ricordi perché i neuroni che codificano tali memorie vengono distrutti da cluster di proteine chiamate beta-amiloide. Per questo motivo, i ricercatori credono che una volta perduti, tali ricordi non possono essere mai più recuperati. Ma in questo nuovo sforzo, i ricercatori hanno scoperto che il ripristino della funzione dei neuroni noti per memorizzare i ricordi di un evento particolare, ha portato i modelli di alzheimer di topo a recuperare una memoria che era stata persa.
Questo, naturalmente, suggerisce che la malattia di Alzheimer non necessariamente distrugge i ricordi, ma distrugge solo il meccanismo che consente di accedere ad essi.
Per la sperimentazione, un gruppo di topi è stato progettato geneticamente per avere dei neuroni che emettono un bagliore giallo quando sono attivati per l’attività della memoria e un altro gruppo di neuroni per emettere la luce rossa quando i neuroni vengono attivati per l’attività di recupero della memoria. I topi, sono stati istruiti a temere l’odore del limone che è statio associato ad una piccola quantità di elettricità. Più tardi, alcuni dei topi che avevano sviluppato la malattia di alzheimer sono stati testati insieme ad un gruppo di controllo. Il risultato: i topi con la malattia hanno dimenticato la loro paura dell’odore del limone. mentre il gruppo di controllo non l’ ha dimenticata. Entrambi i gruppi sono stati sottoposti a risonanza magnetica per osservare le attività del loro cervello e come previsto, i topi con malattia di Alzheimer avevano poca attività nella parte del cervello che aveva precedentemente memorizzato la paura dell’odore del limone, mentre il gruppo di controllo aveva un’attività normale.
In alcuni casi, il team riferisce che le cellule rosse sono state attivate, indicando che i topi malati avevano effettivamente una memoria sbagliata, un sintomo comune anche nell’uomo.
Nella parte finale dello studio, questi topi sono stati stimolati ottogeneticamente. I ricercatori hanno indirizzato un laser sulle cellule che avevano precedentemente memorizzato la paura e i neuroni sono stati effettivamente riattivati.
I ricercatori ritengono che la procedura ha permesso ai topi di recuperare ricordi associati alla paura del profumo di limone.
Fonte: Hippocampus