I ricercatori della’ UCSF hanno cercato di stabilire un legame tra consumo di alcool e palpitazioni gravi in pazienti con fibrillazione atriale(FA). In un documento che sarà pubblicato il 1 agosto sulla rivista American Journal of Cardiology, gli studiosi riferiscono che le persone affette da AF, hanno quattro volte più probabilità di sviluppare episodi di palpitazioni gravi in caso di consumo di alcool. Nello studio, condotto dal 2004 al marzo 2011, i ricercatori hanno intervistato 223 pazienti con documentata aritmia, un termine che comprende sia AF che tachicardia sopraventricolare. Dei pazienti intervistati, 133 hanno riferito FA intermittente o FA parossistica o palpitazioni irregolari quando hanno assunto alcool, mentre 90 intervistati hanno riferito tachicardia soporaventricolare senza FA. Dopo aggiustamento delle variabili, la ricerca ha evidenziato che i pazienti con FA, avevano quattro volte più possibilità di sviluppare FA parossistica a causa di consumo di alcool. I risultati della ricerca sono stati verificati con elettrocardiogramma ed esami cardiaci invasivi. L’età media degli intervistati era di 59 anni. Altri studi suggeriscono che l’alcool può contribuire a diminuire la possibilità di sviluppo di aterosclerosi che ostruisce le vene e ne causa il restringimento. Una delle fonti di questo beneficio è il resvetarolo, l’antiossidante del vino rosso che può aiutare a prevenire malattie cardiache, aumentando il colesterolo buono. Secondo i ricercatori, ci possono essere benefici dell’alcool sulla salute, ma è importante considerare i risultati effettivi del suo consumo sul cuore. Ci sono al momento informazioni sufficienti per raccomandare eventuali modifiche di stili di vita legati al consumo di alcool e rischio di malattie cardiache. L’evidenza clinica suggerisce che non sempre il consumo di alcool sviluppa benefici effetti. “Ancora si sottolinea” dicono gli studiosi” che questa relazione ed altre precedenti,indicano che l’alcool può causare cardiomiopatie e peggiorare l’ipertensione”.