L’albero Lapacho è stato studiato per molti anni da culture di tutto il mondo. È un albero sempreverde dal Sud America che produce un tipo di corteccia che secondo la recente ricerca potrebbe curare o prevenire il cancro, insieme ad altre malattie.
Il nome scientifico è Tabebuia avellanedae, e il tè fatto da questa corteccia è chiamato “Pau d’Arco”. L’Università del Maryland ha scoperto che questo tè specifico, o estratto di corteccia, ha proprietà antitumorali, così come antinfiammatorie, antiparassitarie, antimicotiche e proprietà antimicrobiche. Non c’è ancora alcun test noto sull’uomo, ma gli studi hanno già dimostrato che questa particolare corteccia fornisce una stimolazione delle cellule del sistema immunitario note come macrofagi. Inoltre, i ricercatori hanno segnalato che questa corteccia si è dimostrata efficace contro le cellule tumorali del polmone e fegato in cellule tumorali che sono state coltivate e analizzati in uno studio in provetta.
Il tè, spesso chiamato Taheebo tè, è difficile da miscelare con acqua e richiede circa 20 minuti di ebollizione. Nel 2009, Anna Hodgekiss in Daily Mail ha riportato che una donna che era stata diagnosticata con la malattia di Crohn, ha ottenuto la remissione della malattia utilizzando la corteccia di questa pianta. La corteccia dell’albero Lapacho, secondo i ricercatori della Università del Maryland, si è rivelata utile nel trattamento del cancro, candidosi, influenza, malattia parassitaria, herpes e infezioni batteriche. Louise Tenney scrive nella rivista Cancer News Journal, che tale corteccia, a volte chiamata Ipe Roxo , ha poteri curativi che hanno dimostrato innumerevoli volte di aver guarito migliaia di persone e che è molto probabile che potrebbe essere utile anche per la cura del cancro.
Le controindicazioni
Ad oggi gli effetti collaterali dall’uso di questa corteccia sono molti e la ricerca deve ancora fare molta strada per ottimizzare il suo utilizzo. Uno degli svantaggi di questo tè è riportato dalla American Cancer Society (ACS). Alti livelli di estratto di corteccia hanno il potenziale di essere velenosi. Uno studio, condotto negli anni ’70 dal National Cancer Institute, ha rilevato effetti tossici sul fegato o tessuto renale. L’ACS sostiene inoltre che molte persone stanno vendendo derivati e false variazioni della corteccia. C’è stato uno studio in Canada che ha testato 12 prodotti che affermano di essere Pau d’Arco, che ha trovato che solo uno di questi prodotti, conteneva l’ingrediente puro di Pau d’arco. L’Università del Maryland avverte i consumatori che questa corteccia in dosi eccessive, può causare sanguinamento, anche se altri sostengono il contrario. Le sperimentazioni scientifiche hanno dimostrato il potenziale della pianta Lapacho contro il cancro, in laboratorio. Bisogna comunque attendere i tempi della ricerca prima di pensare ad un suo uso per il trattamento umano del cancro.