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L’acido oleanolico dell’uva può aumentare l’efficacia della chemioterapia

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Acido oleanolico estratto dalla vinaccia d’uva. Immagine Credit Public Domain.

I ricercatori descrivono un nuovo potenziale ruolo dell’acido oleanolico come modulatore della risposta al danno del DNA in seguito al trattamento con Camptotecina.

La somministrazione di acido oleanolico in combinazione con camptotecina per la chemioterapia del cancro può ridurre la quantità di farmaco necessaria e aumentare l’efficacia del trattamento.

I risultati fanno parte di un nuovo programma di ricerca incentrato sull’identificazione di nuove molecole per la terapia del cancro derivate da estratti naturali.

Lo studio, intitolato “L’acido oleanolico modula la risposta ai danni del DNA causati dalla camptotecina, aumentando la morte delle cellule cancerose“, è stato pubblicato la scorsa settimana sull’International Journal of Molecular Sciences.

Il gruppo di ricerca è guidato dal Prof. Antonio Giordano, MD, Ph.D., Direttore dell Institute for Cancer Research and Molecular Medicine presso la Temple University, Professore di Patologia presso l’Università di Siena e Fondatore della Health Research Organization (SHRO), insieme al Dott. Luigi Alfano dell’Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale, Napoli, Italia.

I ricercatori che collaborano con SHRO e Giordano sono stati autori di numerose scoperte rivoluzionarie nel campo della biologia molecolare e della medicina di precisione, tra cui il potenziale della capsaicina per migliorare il trattamento del mesotelioma, uno studio sul ruolo del CDK9 in oncologia e un bersaglio genetico per ridurre la crescita dei vasi sanguigni nei tumori del glioblastoma.

In questo nuovo studio, l’acido oleanolico è stato identificato in un estratto di vinaccia d’uva utilizzando la risonanza magnetica nucleare (NMR), rivelando un effetto significativo sulla vitalità delle linee cellulari tumorali quando combinato con un farmaco chemioterapico. L‘aggiunta di acido oleanolico agisce come un composto additivo con la camptotecina, riducendo la concentrazione richiesta del farmaco chemioterapico rispetto alla sola camptotecina. Inoltre, l’acido oleanolico non influisce sulla vitalità cellulare alle concentrazioni utilizzate in questi esperimenti.

Si tratta di una scoperta importante per il nostro gruppo, che evidenzia il potenziale degli estratti naturali come fonte di molecole per la terapia del cancro“, afferma Alfano.

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L’uso dell’acido oleanolico potrebbe consentirci di ridurre la concentrazione del farmaco camptotecina necessaria per ottenere il risultato antitumorale desiderato”, afferma l’autore senior Giordano. “Dosi inferiori di chemioterapia suggeriscono la possibilità di ridurre gli effetti collaterali associati al trattamento del cancro, rendendo l’esperienza più tollerabile per i pazienti“.

Fonte: International Journal of Molecular Sciences

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