(Melatonina e danno renale-Immagine Credit Public Domain).
Uno studio condotto da ricercatori della Ernest Mario School of Pharmacy della Rutgers, rileva che la melatonina riduce significativamente l’insufficienza renale nelle persone trattate con l’antibiotico Vancomicina.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Antimicrobial Agents and Chemotherapy, ha esaminato 303 pazienti ospedalizzati in trattamento con Vancomicina e ha scoperto che 101 pazienti che avevano ricevuto anche la melatonina, avevano una diminuzione del 63% del danno renale acuto.
Spiegano gli autori:
“La Vancomicina è ssociata alla nefrotossicità e il meccanismo può essere in parte correlato allo stress ossidativo. In vitrome studi preclinici suggeriscono che l’integrazione di melatonina riduce lo stress ossidativo. L’obiettivo di questo studio era di valutare l’uso concomitante di melatonina e Vancomicina e l’incidenza di danno renale acuto (AKI). Abbiamo eseguito uno studio di coorte retrospettivo in un grande centro medico comunitario. Sono stati considerati per l’inclusione tutti i pazienti consecutivi ammessi al centro medico tra gennaio 2016 e settembre 2020 che hanno ricevuto la terapia con vancomicina da sola o in concomitanza con la melatonina“.
A livello globale, l’uso di antibiotici è una delle principali cause di insufficienza renale indotta da farmaci, con oltre 13,3 milioni di casi segnalati ogni anno.
L’insufficienza renale è anche associata ad un aumentato rischio di morte nei pazienti ospedalizzati. Quasi il 25% di questi pazienti muore negli Ospedali quando le tossine si accumulano poiché ricevono anche trattamenti antibiotici per varie infezioni.
“Sapevamo da studi precedenti che la Vancomicina può indurre danno renale attraverso lo stress ossidativo e il danno mitocondriale e sapevamo anche che la melatonina avrebbe potuto ripristinare la funzione mitocondriale renale”, ha affermato l’autore principale dello studio, Luigi Brunetti, Professore associato presso la Ernest Mario School of Pharmacy della Rutgers.
I ricercatori hanno affermato che uno dei motivi per cui credono che la melatonina riduca l’insufficienza renale è la sua capacità di alleviare lo stress ossidativo, che causa la morte cellulare e un accumulo di tossine che danneggiano i reni quando i pazienti usano la Vancomicina. Essi postulano che la melatonina, un integratore naturale comunemente usato come aiuto per dormire, ripristini e ripari questa funzione renale, facilitando l’eliminazione delle tossine dal corpo.
Vedi anche:Nuove opportunità per il trattamento dell’insufficienza renale
Non tutti i pazienti si riprendono da lesioni renali acute, con conseguente aumento del costo delle cure per i pazienti ospedalizzati. I ricercatori hanno anche avvertito che gli antibiotici vanno usati solo quando necessario e non “per ogni evenienza” perché non sono esenti da rischi.
Lo studio è stato il primo ad esaminare tali dati umani e i ricercatori pianificano ulteriori studi clinici su una popolazione sempre più ampia.
“Speriamo che i nostri risultati aprano la strada a studi più ampi poiché il danno renale acuto colpisce milioni di persone”, ha detto Brunetti.
Fonte:Medicalxpress