HomeSaluteLa FDA avverte: danni e decessi dal metodo Zamboni

La FDA avverte: danni e decessi dal metodo Zamboni

La FDA ha emanato un avviso per informare pazienti ed operatori sui decessi e danni derivanti dall’utilizzo dell’angioplastica dilatatoria sperimentale o ” procedura di liberazione”, alla base del metodo Zamboni, usata per il trattamento dell’insufficienza venosa cerebrospinale cronica e per la cura della sclerosi multipla. Secondo alcuni ricercatori, l’insufficienza venosa cerebrospinale, potrebbe essere alla base della sclerosi multipla o contribuire allo sviluppo della malattia. La procedura sperimentale Zamponi ( dal Prof.Zamponi di Ferrara)consiste in un’angioplastica con palloncino o con l’applicazione di stent per dilatare le vene ostruite o malformate del collo e del torace, favorendo così il ritorno venoso dal cervello al midollo spinale. Tuttavia la FDA  ha ricevuto segnalazioni di decessi , ictus, danni ai nervi cranici, danni alla vena trattata e sanguinamenti addominali, associati alla procedura sperimentale. Inoltre la FDA non ha approvato l’uso di palloncini o stent per la terapia della sclerosi multipla ed incoraggia  l’esecuzione di studi condotti in modo rigoroso, mirato ed appropriato per valutare la relazione tra insufficienza venosa cerebrospinale e sclerosi multipla.

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