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Ipertensione arteriosa polmonare: come prevenirla

(Ipertensione arteriosa polmonare-Immagine: l’ipertensione polmonare è evidente nell’ispessimento delle pareti arteriose. Credito: Wikimedia Commons).

L’ipertensione arteriosa polmonare (PAH) è causata da alta pressione sanguigna nei polmoni, una condizione in cui i vasi sanguigni si restringono, si bloccano o si distruggono, causando un lavoro più duro per il cuore e, col tempo, provocano debolezza e insufficienza cardiaca.

Questa malattia è relativamente rara; colpisce circa 100.000 persone negli Stati Uniti e provoca 20.000 decessi all’anno. Non esiste una cura.

I ricercatori della University of California San Diego (UCSD) School of Medicine descrivono la via di segnalazione sottostante che si traduce in ipertensione arteriosa polmonare e una nuova terapia con anticorpi monoclonali che blocca la formazione anormale dei vasi sanguigni nella malattia – in uno studio pubblicato il 4 maggio 2022 nel rivista Scienze Translational Medicine.

Vedi anche:Ipertensione polmonare: individuato nuovo target farmacologico

L’ipertensione arteriosa polmonare avanza a livello cellulare grazie alla crescita delle cellule muscolari lisce vascolari (vSMC), che causano il restringimento delle piccole arterie nei polmoni, con conseguente diminuzione dell’ossigeno nella circolazione.

La sovraespressione del ligando NOTCH JAGGED-1, una proteina legante coinvolta nella segnalazione cellulare e, in questo caso, nello sviluppo di piccole vSMC polmonari, è stata al centro di un gruppo di ricerca guidato dall’autore senior Patricia A. Thistlethwaite, MD, Ph.D. ., Professore di chirurgia presso la UC San Diego School of Medicine e chirurgo cardiotoracico presso la UC San Diego Health.

I ricercatori hanno scoperto che la sovraespressione del ligando NOTCH3 JAGGED-1 promuove la proliferazione di vSMC, mentre DELTA-LIKE 4 la inibisce. I ricercatori hanno successivamente creato un anticorpo monoclonale terapeutico che blocca selettivamente la segnalazione NOTCH3 indotta da JAGGED-1, curando efficacemente l’ipertensione polmonare in due modelli di roditori della malattia senza produrre effetti collaterali negativi.

“Questi risultati rivelano due ruoli opposti dei ligandi NOTCH“, ha affermato Thistlethwaite. “È importante sottolineare che apre le porte a un trattamento potenzialmente nuovo e sicuro per l’pertensione arteriosa polmonare, utilizzando un anticorpo monoclonale che inibisce selettivamente l’attivazione di NOTCH3 nel sistema vascolare polmonare”.

Fonte:Science Translational Medicine

 

 

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