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Un inibitore dell’infiammazione blocca i disordini del neurosviluppo nel modello murino, secondo un nuovo studio.
Un lavoro pubblicato questa settimana nella rivista Proceedings of National Academy of Sciences mostra che un inibitore enzimatico sviluppato dal Professor Bruce Hammock e colleghi della UC Davis ha ridotto l’infiammazione nel cervello di topi nati da madri con attivazione immunitaria materna. L’infiammazione innescata dall’enzima idrolasi epossidica solubile, è legata ai disturbi dello sviluppo neurologico in questi topi.
“Inibendo l’enzima, si blocca l’infiammazione e lo sviluppo di sintomi simili ad autismo e schizofrenia in modelli animali”, ha detto il co-autore Kenji Hashimoto, Professore presso il Chiba University Center for Forensic Mental Health, in Giappone.
Vedi anche, Scoperti i meccanismi molecolari legati all’ autismo e alla schizofrenia.
Il lavoro deriva dall’idea che lo sviluppo di disturbi come l’autismo o la schizofrenia possa essere influenzato da infezioni durante la gravidanza che espongono il feto in via di sviluppo a sostanze chimiche infiammatorie. Questi disturbi hanno anche una forte componente genetica.
Inibendo l’idrolasi epossidica solubile, i ricercatori hanno invertito le carenze di interazione cognitiva e sociale nei cuccioli di topi. Ciò potrebbe essere dovuto ad un aumento delle sostanze chimiche del cervello che impediscono l’infiammazione del cervello.
Risposta immunitaria materna e autismo
“Vi sono prove crescenti che le risposte immunitarie materne inappropriate alle infezioni durante la gravidanza, contribuiscono a un rischio elevato di disturbi dello spettro autistico, almeno in una piccola parte dei casi“, ha detto Isaac Pessah, eminente Professore di bioscienze molecolari e Preside associato di ricerca e formazione universitaria presso l’ UC Davis School of Veterinary Medicine. Pessah non è stato coinvolto nello studio.
“I risultati mostrano che in un modello murino, alcuni dei sintomi dei bambini autistici possono essere soppressi inibendo l’idrolasi epossidica solubile, un obiettivo non precedentemente esplorato”, ha detto Pessah.