HomeSaluteInfluenza, ritirate 2,3 milioni di dosi di vaccini. Balduzzi "nessun problema sicurezza"

Influenza, ritirate 2,3 milioni di dosi di vaccini. Balduzzi “nessun problema sicurezza”

Il ministero della Salute conferma il ritiro di una parte dei vaccini antinfluenzali prodotti per la campagna di vaccinazione appena iniziata. Precisa altresi’ in una nota che l’azienda produttrice dei vaccini in questione “non e’ tra le prime che riforniscono il mercato”. Sono oltre 2 milioni 300mila le dosi di vaccino antinfluenzale bloccate dall’azienda farmaceutica Crucell, come ha poi detto il ministro della Salute Renato Balduzzi, e l’ha ribadito in serata nel corso di ‘Zapping duepuntozero’ su Radio1 Rai. “I vaccini – ha sottolineato Balduzzi – prima di essere immessi in commercio, sono sottoposti a controllo. In questo caso c’erano stati solo accordi di fornitura che sono stati bloccati per il mancato superamento del controllo di qualita’ aziendale. Non sono in circolazione da nessuna parte, ne’ in farmacia, ne’ nelle Asl dosi di vaccino potenzialmente a rischio, perche’ mai alcuna dose e’ stata distribuita”. Nella nota del dicastero si legge che “al ministero e all’Aifa si sta affrontando il problema.
Altre aziende hanno assicurato la garanzia delle dosi necessarie in modo che non vi sia alcun problema per i cittadini”. I vaccini sono “estremamente controllati”. I controlli “sono ferrei e quando si rileva un problema, che puo’ accadere, perche’ comunque si tratta di prodotti biologici, le aziende ritirano non solo i lotti sospetti, ma l’intera produzione”. Il ministero ha fornito il dettaglio delle dosi di vaccino bloccate regione per regione: Valle d’Aosta 15.000; Lombardia 253.600; Piemonte 10.000; Liguria 168.000; Veneto 2.575; Alto Adige 58.000; Friuli Venezia Giulia 125.500; Emilia Romagna 8.000; Marche 31.500; Toscana 142.530; Umbria 29.100; Lazio 125.050; Abruzzo 45.000; Molise 14.000; Campania 262.600; Puglia 364.500; Basilicata 32.200; Calabria 112.010; Sicilia 500.167; Sardegna 62.300. E a sua volta l’azienda produttrice ha fatto sapere che “a seguito di un processo interno di controllo qualita’, Crucell ha rilevato alcune anomalie inaspettate in ambito di sterilita’ relative a due lotti del vaccino antinfluenzale 2012-2013. Per questo motivo Janssen-Cilag SpA, che commercializza il vaccino in Italia, ha volontariamente deciso di non distribuire, a scopo puramente precauzionale, il vaccino per questa stagione”. La Janssen-Cilag SpA precisa: “il prodotto non e’ mai stato immesso sul mercato”. Il ministero della Salute ha anche sottolineato che il calendario della vaccinazione antinfluenzale non subira’ ritardi. “La campagna di vaccinazione e’ prevista tra la meta’ di ottobre e la meta’ di dicembre, secondo le modalita’ previste dalla circolare dell’11 ottobre”. Da segnalare anche un altro fatto: sono stati ritirati in alcuni Stati lotti di vaccini antinfluenzali Infanrix hexa, Infanrix-IPV e Infanrix IPV/Hib, prodotti da GSK. Il ritiro cautelativo, rende noto l’Aifa, e’ dovuto alla non conformita’ rilevata durante il monitoraggio ambientale nell’officina di produzione. Nessuna contaminazione e’ stata trovata nei prodotti stessi. L’Italia non e’ stata coinvolta: “I lotti coinvolti – spiega infatti l’Agenzia del Farmaco – non sono stati distribuiti in Italia e per tanto non e’ stato necessario procedere ad alcun ritiro sul territorio nazionale.
L’AIFA – conclude la nota – segue attentamente tale problematica e ricorda che sono attivi tutti i sistemi di controllo atti ad assicurare la qualita’, la sicurezza e l’efficacia dei prodotti in questione”. E sulla questione vaccino interviene il farmacologo Silvio Garattini, direttore dell’Istituto Mario Negri di Milano: “Se sale la paura, se si semina allarme su ipotetici rischi per la salute, si rischia un drastico calo delle vaccinazioni antinfluenzali nel nostro Paese, che gia’ non spicca per numero di vaccinati”, mette in guardia. “L’allarmismo sarebbe pericoloso e profondamente sbagliato – avverte Garattini – perche’ al contrario questo ritiro conferma l’efficacia e la sicurezza dei controlli: ritirare un prodotto difettoso ancora prima che sia messo in commercio e’ il massimo della sicurezza”. Quindi, spiega il farmacologo, “questo dovrebbe essere comunicato alla popolazione: i controlli sono ottimi, tanto da bloccare sul nascere ogni possibile rischio. Se invece si semina allarme, si diffonde la sfiducia e i cittadini si vaccineranno sempre di meno”. Contro i vaccini, al di la’ dell’episodio di oggi, c’e’ sempre un po’ di prevenzione: “Ci sono pregiudizi, leggende metropolitane, persino associazioni che sconsigliano la vaccinazione – commenta Garattini – ma in realta’ secondo me il vaccino e’ il farmaco migliore che esista: dura a lungo, e’ efficace, costa poco. Nella storia ha salvato milioni di vite, e continuera’ a farlo”. (AGI) .
Nessuno di questi vaccini e’ stato immesso in commercio. Non c’e’ alcun problema ne’ di sicurezza ne’ di quantita’ degli approvvigionamenti”. L’azienda in questione “non ha proprio inviato i vaccini al controllo di Stato, cui devono obbligatoriamente sottostare tutti i vaccini prima dell’immissione  in commercio.

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