Immagine: Prof. Eyal Amiel
La sorprendente scoperta che le cellule del sistema immunitario possiedono un magazzino interno di glicogeno che utilizzano per attivare risposte immunitarie precoci, potrebbe contribuire ad aumentare l’attività immunitaria nei vaccini o sopprimere le reazioni immunitarie in malattie autoimmuni o in condizioni iper-infiammatorie.
I risultati del nuovo studio, pubblicato dalla rivista Cell Metabolism, aggiungono un importante pezzo mancante al puzzle di come le risposte immunitarie precoci sono alimentate da un punto di vista metabolico e fornisce agli immunologi una nuova area su cui indagare, per regolare l’attività immunitaria.
( Vedi anche:Scoperti nuovi tipi di cellule del sistema immunitario).
“Aumentare o diminuire questo magazzino di zucchero all’interno della cellula, potrebbe influenzare o attenuare le reazioni immunitarie”, spiega l’autore dello studio Eyal Amiel, Prof. presso l’Università di Vermont nel Dipartimento di Medicina Laboratorio e presso il College of Nursing and Health Sciences.
Questa ricerca offre agli immunologi un elemento chiave per capire meglio come viene generata la parte iniziale della bioenergetica in una risposta immunitaria cellulare di tipo dendritico.
Quando Amiel ed i suoi colleghi hanno compromesso la capacità delle cellule dendritiche di accedere al magazzino di zucchero all’ interno della cellula, i dendriti erano meno efficaci nello stimolare la risposta immunitaria. “La cosa veramente emozionante è che riteniamo che le nostre scoperte probabilmente si possono estendere ad altre cellule del sistema immunitario e non sono specifiche per le cellule dendritiche” afferma Amiel.
In un precedente articolo pubblicato su Nature Immunology, Amiel e l’autore principale dello studio Bart Everts, docente presso il centro medico della Leiden University in Olanda, hanno scoperto che il primo consumo di glucosio è fondamentale per l’attivazione delle cellule, in termini di produzione e secrezione di proteine che sono essenziali per la loro funzione immunitaria.
Amiel ha iniziato a condurre nuove ricerche sui topi con carenze nella sintesi del glicogeno solo nelle cellule dendritiche, per misurare l’impatto della mancanza di disponibilità di glicogeno intracellulare sulla capacità immunologica a lungo termine di quelle cellule.
” Abbiamo scoperto che se si impedisce la capacità delle cellule dendritiche di utilizzare il glicogeno durante quella prima fase di attivazione del sistema immunitario, ci saranno conseguenze a lungo termine sulla loro capacità di stimolare le cellule T anche ore e giorni dopo”.
Fonte: EurekAlert