Ricercatori provenienti da Canada, Sud Africa e Italia hanno identificato un nuovo gene che può causare la morte improvvisa di giovani e atleti.
Il gene, chiamato CDH2, provoca cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro (ARVC/D), che è una malattia genetica che predispone i pazienti ad arresto cardiaco ed è una delle principali cause di morte improvvisa nei giovani apparentemente sani.
(Vedi anche:Una proteina indizio di morte cardiaca improvvisa).
La scoperta, pubblicata oggi su Circulation: Cardiovascular Genetics, è il risultato di una collaborazione internazionale che ha avuto inizio 15 anni fa, tra un team di ricerca sudafricano guidato da Bongani Mayosi, Prof. di cardiologia presso l’Università di Città del Capo e Groote Schuur Hospital, ed i ricercatori dell’Istituto Auxologico Italiano di Milano edell’Università di Pavia. Un altro team di ricercatori del Population Health Research Institute della McMaster University e Hamilton Health Sciences, guidato dal Dr. Guillaume Paré, ha eseguito il sequenziamento genetico, così come l’analisi bioinformatica per lo studio.
” Finalmente la causa genetica della morte improvvisa che colpisce giovani e atleti è stata scoperta: si tratta di una mutazione in CDH2 che è responsabile di una percentuale delle morti improvvise. Questa scoperta aprirà la strada ad interventi di prevenzione e di consulenza genetica”, ha detto Paré, che è Prof. associato di patologia e medicina molecolare alla Michael G. DeGroote School of Medicine.
Forme ereditarie di cardiomiopatia sono spesso causa di morte improvvisa per arresto cardiaco nei giovani di età inferiore ai 35 anni. Nella cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, il tessuto cardiaco viene sostituito da tessuto adiposo e fibroso. Questo processo incoraggia lo sviluppo di aritmie cardiache, come la tachicardia e la fibrillazione ventricolare, che causano la perdita di coscienza e arresto cardiaco. Nel caso di fibrillazione ventricolare, senza defibrillazione elettrica pronta, la morte improvvisa sopraggiunge in pochi minuti.
Per 20 anni, Mayosi ha seguito una famiglia del Sud Africa affetta da ARVC che aveva sperimentato diversi casi di morte improvvisa giovanile. Escludendo tutte le cause genetiche note al momento, i ricercatori italiani hanno sequenziato tutte le regioni codificanti del genoma di due membri malati della famiglia. La mutazione genetica in CDH2, responsabile della malattia , è stata individuata tra più di 13.000 varianti genetiche comuni presenti nei due pazienti malati.
CDH2 è responsabile della produzione di caderina 2 o N-caderina, una glicoproteina chiave per la normale adesione tra le cellule cardiache. La scoperta del gene è stata convalidata dalla scoperta di una seconda mutazione sullo stesso gene in un altro paziente con ARVC di una famiglia diversa. Era noto da studi precedenti che i topi geneticamente modificati, senza questa proteina tendono ad avere aritmie ventricolari maligne e morte improvvisa.
L’identificazione di questo gene è molto importante perché aiuta a chiarire i meccanismi genetici alla base della cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro e rende possibile anche la diagnosi precoce di ARVC in persone altrimenti ignare.
Spesso, i segni clinici per la diagnosi della malattia, compaiono solo dopo molti anni. Tuttavia, se un soggetto con ARVC è portatore di una mutazione sul gene CDH2, gli altri membri della sua famiglia che sono geneticamente interessati possono essere identificati in poche settimane e strategie di prevenzione possono essere avviate immediatamente.
Questa scoperta può portare ad una riduzione dei casi di morte improvvisa di pazienti con la mutazione CDH2.