Un nuovo studio dei ricercatori della School of Medicine di Maryland ha identificato una strategia innovativa per il trattamento dell‘influenza e forse anche di altre malattie infettive. Gli scienziati hanno dimostrato che una piccola proteina chiamata retrocyclin-101 (RC-101) potrebbe potenzialmente migliorare i sintomi e la mortalità associati all’ influenza e possibilmente altri tipi di malattie infettive.
La proteina è unica in quanto non solo mira al virus dell’influenza stessa, ma anche all’infiammazione nociva che il virus innesca nell’ ospite.
L’effetto di RC-101 è stato studiato come un trattamento dell’ influenza sulle cellule, ma non è mai stato studiato sugli animali.
La ricerca appare nel numero più recente del Journal of Leucocyte Biology .
“Ogni anno, migliaia di persone in tutto il paese muoiono a causa delle complicazioni dell’influenza nonostante l’uso diffuso di vaccini antinfluenzali annuali”, ha dichiarato Daniel J. Prantner, associato di ricerca nel Dipartimento di Microbiologia e Immunologia presso il Università di Maryland School of Medicine (UM SOM). “Pensiamo che questa proteina potrebbe portare allo sviluppo di farmaci che potrebbero essere un potente strumento nella lotta contro questa malattia e contro l’infiammazione in generale”.
( Vedi anche: Perchè l’ influenza causa la recidiva nella sclerosi multipla).
Il Dr. Prantner ed i suoi colleghi hanno studiato gli effetti del RC-101 sulle cellule umane e in un modello animale di influenza, utilizzando i topi. I ricercatori hanno studiato cellule immunitarie umane e hanno scoperto che RC-101 aveva due effetti positivi. In primo luogo, ha impedito al virus dell’influenza di infettare le cellule; in secondo luogo ha bloccato l’infiammazione che è dietro la maggior parte dei sintomi dell’ infezione da influenza, come febbre, dolore, letargia e problemi di respirazione. “Questa duplice azione è unica”, dice Dr. Prantner.
Nel modello animale, i ricercatori hanno infettato due gruppi di topi con una dose di influenza tipicamente letale. Hanno trattato uno di questi gruppi con RC-101 due giorni dopo l’infezione per un totale di cinque giorni e hanno trattato l’altro gruppo con un placebo. I topi trattati con RC-101 hanno mostrato sintomi meno gravi dell’influenza e sono diminuiti anche i tassi di morte.
Tra il gruppo di controllo, il 90% dei topi è morto; tra il gruppo che ha ricevuto RC-101, solo il 20 per cento è morto.
Anche se RC-101 non esiste negli esseri umani, esiste in alcuni animali e fornisce una potente protezione antivirale.
Uno dei principali ricercatori dello studio, Alfredo Garzino-Demo, Professore associato presso il Dipartimento di Microbiologia e Immunologia UM SOM e presso l’UM SOM Institute of Human Virology, sta pianificando la ricerca per verificare se la proteina può essere efficace contro Dengue, Zika e altre infezioni virali che possono causare danni a causa dell’infiammazione.
Fonte: Journal of Leucocyte Biology