E’ difficile da credere, ma ci sono somiglianze tra i germogli di soia e cancro umano.
Nei germogli di soia, una gruppo di aminoacidi, noto come un complesso proteico, permette loro di crescere più a lungo al buio rispetto alla luce. Negli esseri umani, un complesso proteico simile chiamato CSN e la sua subunità CSN6,è stato individuato come responsabili dello sviluppo del cancro poichè influenza l’attività di un altro gene chiamato Myc, legato alla crescita del tumore.
In qualche modo gli stessi meccanismi che danno luogo alla crescita di germogli di soia più grandi, possono anche causare le metastasi del cancro e lo sviluppo del tumore.
Uno studio condotto da da Mong-Hong Lee, Ph.D., professore di oncologia molecolare e cellulare presso l’Università del Texas MD Anderson Cancer Center, ha dimostrato l’importanza di CSN6 nella regolazione di Myc. I risultati della ricerca possono benissimo aprire un nuovo percorso per combattere i tumori.
I risultati dello studio sono stati pubblicati nel numero di questo mese di Nature Communications.
“Abbiamo scoperto che CSN6 è un forte oncogene che è frequentemente iperespresso e accelera la crescita tumorale in molti tipi di cancro, in modo significativo”, ha detto Lee. “Inoltre, CSN6 colpisce anche l’espressione di Myc nei tumori”.
Myc è un gene proto-oncogene che stimola la crescita tumorale in una varietà di tumori, tra cui il tumore al seno, polmone, colon, cervello, pelle, leucemia, prostata, pancreas, stomaco e vescica.
Secondo il Prof.Lee, i risultati dello studio sono importanti perché il targeting Myc è un compito impegnativo a causa della sua struttura proteica unica. Anche se è stato studiato per decenni, nessun inibitore efficace per Myc è stato sviluppato con successo.Ora il team ha scoperto che l’inibizione di CSN6 destabilizza rapidamente Myc e compromette notevolmente le metastasi e la crescita tumorale.
“Questi risultati hanno il potenziale di un approccio promettente e completamente nuovo per eliminare efficacemente e sopprimere i tumori che iperesprimono Myc”, ha concluso Lee.
Lo studio è stato finanziato dal National Institutes of Health (R01CA089266, CA 16672); la Fondazione Fidelity e il Cancer Foundation Susan G. Komen Breast (KG081048).
Fonte http://www.eurekalert.org/pub_releases/2014-11/uotm-pb111914.php