HomeSaluteVirus e parassitiIl tè verde potrebbe ridurre la resistenza antimicrobica

Il tè verde potrebbe ridurre la resistenza antimicrobica

Immagine, Gram-stained P. aeruginosa bacteria (pink-red rods) Credit: Wikipedia.

Gli scienziati dell’Università del Surrey hanno scoperto che un antiossidante naturale comunemente presente nel tè verde può aiutare ad eliminare i batteri resistenti agli antibiotici.

Lo studio, pubblicato sul Journal of Medical Microbiology, ha scoperto che l’epigallocatechina (EGCG) può ripristinare l’attività dell’aztreonam, un antibiotico comunemente usato per trattare le infezioni causate dal patogeno batterico Pseudomonas aeruginosa.

P. aeruginosa è associato a gravi infezioni delle vie respiratorie e infezioni del flusso sanguigno e negli ultimi anni è diventato resistente a molte importanti classi di antibiotici. Attualmente una combinazione di antibiotici viene utilizzata per combattere P. aeruginosa. Tuttavia, queste infezioni stanno diventando sempre più difficili da trattare a causa della resistenza agli antibiotici dell’ultima linea.

Per valutare la sinergia di EGCG e Aztreonam, i ricercatori hanno condotto test in vitro per analizzare come interagivano con P. aeruginosa, individualmente e in combinazione. Il team del Surrey ha scoperto che la combinazione di aztreonam ed EGCG era significativamente più efficace nel ridurre P. aeruginosa, rispetto a uno dei due agenti.

Questa attività sinergica è stata confermata anche in vivo con la Galleria mellonella (larve di falena, larva maggiore della cera), con tassi di sopravvivenza significativamente più elevati in quelli trattati con l’associazione rispetto a quelli trattati con EGCG o aztreonam da soli. Inoltre, è stata osservata una tossicità minima o nulla nelle cellule della pelle umana e nelle larve di Galleria mellonella.

Vedi anche, Nuovo approccio genetico ostacola l’antibiotico-resistenza.

I ricercatori ritengono che in P. aeruginosa, l’EGCG possa facilitare un maggiore assorbimento di aztreonam aumentando la permeabilità nei batteri. Un altro potenziale meccanismo è l’interferenza di EGCG con un percorso biochimico legato alla suscettibilità agli antibiotici.

L’autore principale, il Dott. Jonathan Betts, ricercatore senior presso la School of Veterinary Medicine dell’Università del Surrey, ha dichiarato: “La resistenza antimicrobica (AMR) è una grave minaccia per la salute pubblica globale. Senza antibiotici efficaci, il successo dei trattamenti medici sarà compromesso. Dobbiamo urgentemente sviluppare nuovi antibiotici nella lotta contro la resistenza antimicrobica. Prodotti naturali come l’EGCG, usati in combinazione con antibiotici attualmente autorizzati, possono essere un modo per migliorare la loro efficacia e la durata della vita clinicamente utile”.

Il Professor Roberto La Ragione, capo del dipartimento di patologia e malattie infettive della Facoltà di medicina veterinaria dell’Università del Surrey, ha dichiarato: “L’Organizzazione mondiale della sanità ha indicato lo  Pseudomonas aeruginosa resistente agli antibiotici come una minaccia critica per la salute umana. Possiamo eliminare con successo tali minacce con l’uso di prodotti naturali in combinazione con antibiotici già in uso. L’ulteriore sviluppo di queste alternative agli antibiotici potrebbe consentire di utilizzarle in contesti clinici in futuro”.

Fonte, Journal of Medical Microbiology

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