Il fumo della mamma altera il DNA del feto!
Uno studio condotto su oltre 6.000 madri e sui loro figli, uno dei più grandi studi di questo genere, consolida la prova che fumare sigarette durante la gravidanza modifica chimicamente il DNA del feto.
Il lavoro, pubblicato il 31 marzo in American Journal of Human Genetics, suggerisce una spiegazione potenziale per il legame tra fumo durante la gravidanza e le complicazioni per la salute dei bambini.
“I segnali epigenetici da esposizione in utero che abbiamo osservato nei neonati coinvolgono gli stessi geni di un adulto esposto al fumo di sigaretta ed evidenziano molte sovrapposizioni,” dice il co-autore senior dello studio, Stephanie London, epidemiologa e medico presso il National Institute of Environmental Health Sciences (NIEHS), parte del National Institutes of Health.
Per analizzare la metilazione del DNA dei neonati, i ricercatori hanno raccolto campioni principalmente dal sangue nel cordone ombelicale, dopo il parto. Nei neonati le cui madri avevano fumato sigarette durante la gravidanza, i gruppi di ricerca hanno identificato 6.073 luoghi in cui il DNA è stato modificato chimicamente, rispetto ai neonati le cui madri non erano fumatrici.
Stephanie London ed i suoi colleghi hanno scoperto che questi geni modificati erano collegati allo sviluppo del polmone e del sistema nervoso, ai tumori collegati al fumo, difetti alla nascita come il labbro leporino e altro ancora. “Molte modifiche causate dal fumo colpiscono i geni collegati ai percorsi di sviluppo”, dice Bonnie Joubert, un epidemiologo presso il NIEHS e un co-autore dell’articolo. In un’analisi separata, molte di queste modifiche del DNA erano ancora evidenti nei bambini più grandi le cui madri avevano fumato durante la gravidanza.
Il prossimo passo è capire meglio come queste modifiche del DNA potrebbero influenzare lo sviluppo del bambino e causare la malattia. Dice London: “Sapevamo già che il fumo è collegato alla labio-palatoschisi, ma non sappiamo perché. La metilazione potrebbe essere in qualche modo coinvolta nel processo”.
Fonte: Sciencedaily
