Il consumo di uva può aiutare a proteggere contro i danni d’organo associati alla progressione della sindrome metabolica, secondo la ricerca presentata oggi, alla conferenza Experimental Biology a Boston. Componenti naturali presenti nell’uva, conosciute come polifenoli, sono ritenute responsabili di questi effetti benefici.
Lo studio, condotto dal ricercatore E. Mitchell Seymour dell’ University of Michigan Health System, ha osservato gli effetti dell’uva aggiunta alla dieta e gli effetti di una dieta di controllo senza uva, sul cuore, fegato, reni e grasso, nei tessuti di ratti a rischio obesità. L’uva, un misto di vitigni a bacca rossa, verde e nera, è stata fornita da una polvere liofilizzata di uva e integrata nella dieta degli animali, per 90 giorni.
I risultati hanno mostrato che tre mesi di una dieta arricchita di uva, ha ridotto significativamente indicatori infiammatori in tutto il corpo, ma più significativamente nel fegato e nel tessuto grasso addominale, rispetto al consumo della dieta di controllo. Inoltre, l’assunzione di uva ha aumentato marcatori di difesa antiossidanti, soprattutto nel fegato e nei reni.
La sindrome metabolica è un cluster di condizioni che si verificano insieme – aumento della pressione sanguigna, un alto livello di zucchero nel sangue, il grasso corporeo in eccesso intorno alla vita o basso HDL (il colesterolo buono) e un aumento dei trigliceridi nel sangue – un aumento significativo del rischio di malattie cardiache, ictus e diabete di tipo 2. L’assunzione di frutta e verdura può ridurre questi rischi e l’ uva ha già mostrato benefici in studi multipli.
“Il nostro studio suggerisce che una dieta ricca di uva può giocare un ruolo fondamentale nella protezione contro la sindrome metabolica e i danni che essa produce al corpo ed ai suoi organi”, ha spiegato Seymour. “Sia l’infiammazione che lo stress ossidativo giocano un ruolo nella progressione della malattia cardiovascolare e disfunzione d’organo nel diabete di tipo 2. L’assunzione di uva ha influenzato entrambi queste componenti in diversi tessuti.”
Questo lavoro estende e rafforza i risultati di ricerche già pubblicate da Seymour, che hanno dimostrato che una dieta arricchita di uva riduce i fattori di rischio per le malattie cardiache e diabete, nei ratti a rischio obesità .
Fonte Science Daily