Spesso le cellule consumano parti di sè. Rispondono alla fame o stress, quando sono sotto pressione da digestione di alcuni loro contenuti. Il processo noto come autofagia, o cannibalismo della cellula, aiuta nutrienti liberi a pulire la spazzatura citoplasmatica, come organelli e proteine delle forme alterate. Un team, guidato dai ricercatori della University of Pittsburgh Cancer Institute, ha scoperto un legame tra questa forma di riciclaggio cellulare e la proteina HMGB1, che attraverso il controllo di autogfagia, aumenta la sopravvivenza dellla cellula e limita la sua morte programmata. L’utocannibalismo, è anche un modo della cellula,di sopravvivere in tempi di fame. I risultati della ricerca, suggeriscono che il blocco di HMGB1, e quindi del controllo di autofagia, potrebbe essere utile, ai pazienti affetti da cancro o tumore, durante le terapie con chemioterapia o radioterapia.
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