HomeSaluteOssa e muscoliCanakinumab riduce la necessità di interventi per protesi all’anca o al ginocchio

Canakinumab riduce la necessità di interventi per protesi all’anca o al ginocchio

Immagine: Public Domain.

L’osteoartrite è un disturbo infiammatorio comune senza terapie modificanti la malattia. Non è chiaro se l’inibizione dell’interleuchina-1β (IL-1β) possa ridurre le conseguenze dell’osteoartrosi delle grandi articolazioni.

Lo studio CANTOS (Canakinumab Anti-inflammatory Thrombosis Outcomes Study), ha dimostrato che i pazienti che ricevevano inibitori dell’interleuchina-1β (IL-1β) avevano tassi significativamente più bassi di protesi totale d’anca o totale del ginocchio.

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Il trial, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo ha seguito i pazienti per un follow-up medio di 3,7 anni. Attualmente non esistono trattamenti in grado di prevenire o rallentare la progressione dell’osteoartrite.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine.

Lo studio CANTOS

Lo studio ha arruolato oltre 10.000 pazienti con livelli elevati di proteina C-reattiva (hs-PCR) e una storia di infarto miocardico. I partecipanti sono stati assegnati casualmente a iniezioni di Canakinumab o placebo ogni 3 mesi per un massimo di 5 anni al fine di  determinare gli esiti cardiovascolari in questi pazienti.

I ricercatori hanno indagato gli effetti della terapia con IL-1β mirata rispetto al placebo sui tassi di incidenza di interventi chirurgici di sostituzione totale dell’anca o del ginocchio.

Con Canakinumab meno interventi all’anca o al ginocchio

Nella loro analisi, i ricercatori del Novartis Institutes for BioMedical Research (NIBR), dell’Università di Leeds e della Brigham and Women’s Hospital, della Harvard Medical School, hanno scoperto che i tassi di incidenza per interventi sostitutivi totali all’anca totale o al ginocchio erano inferiori del 40-47 percento nei pazienti che erano stati trattati con Canakinumab.

La riduzione delle sostituzioni articolari tra i pazienti che hanno ricevuto Canakinumab rispetto al gruppo placebo è diventata evidente dopo solo un anno di trattamento. Tuttavia, gli autori suggeriscono che un limite dello studio era il numero basso di donne incluse nella sperimentazione poichè l’artrosi del ginocchio colpisce particolarmente proprio le donne anziane.

Fonte: Annals of Internal Medicine

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