HomeSaluteTumoriIdentificato nuovo obiettivo per il trattamento dei linfomi aggressivi

Identificato nuovo obiettivo per il trattamento dei linfomi aggressivi

 Immagine: Dr. Almudena Ramiro ed il suo team

Gli scienziati del Centro Nacional de Investigaciones Cardiovasculares Carlos III (CNIC) hanno identificato un possibile bersaglio terapeutico per 2 tipi di linfomi molto aggressivi. Il team ha scoperto che microRNA miR-28 regola la differenziazione terminale dei linfociti B, bloccando la crescita dei linfomi a cellule B. Lo studio, pubblicato nel Blood, stabilisce il potenziale terapeutico di analoghi miR-28 per inibire la crescita del linfoma di Birkitt e Linfoma diffuso a grandi a cellule B. Questi risultati potrebbero portare allo sviluppo della prima terapia  miRNA analogico per questi linfomi particolarmente aggressivi e fornire la base per la sperimentazione umana.

( Vedi anche:Linfoma a cellule B: come il tumore sfugge alla risposta immunitaria).

La maggior parte dei linfomi diagnosticati originano nei linfociti B maturi. Si stima che circa 400000 persone vengono diagnosticate con un linfoma, ogni anno, e più di 200 000 persone muoiono ogni anno a causa di questo tipo di tumore del sangue. Circa il 60% dei pazienti sviluppano forme molto aggressive della malattia, come il linfoma di Burkitt o linfoma diffuso a grandi cellule B, e questi pazienti, spesso non rispondono alla chemioterapia o hanno recidive della malattia dopo il trattamento. A causa di questo, il coordinatore della ricerca, Dr. Almudena Ramiro, sottolinea che “abbiamo bisogno di trovare terapie alternative per sostituire o integrare quelli che sono già disponibili”.

MiroRNAs (miRNA) sono piccole molecole di RNA che regolano l’espressione genica e influenzano diversi processi biologici e malattie. Le caratteristiche molecolari e versatilità biologica dei miRNA ha attirato forte interesse per il loro potenziale nel trattamento del cancro.

Le funzioni di miR-28

Il team di ricerca CNIC ha caratterizzo la funzione di miR-28 nella biologia dei linfociti B maturi e nello sviluppo di linfomi associati a questo tipo di cellule. I risultati dello studio dimostrano che miR-28 regola la differenziazione terminale dei linfociti B, un processo fondamentale nella biologia di queste cellule che genera linfociti B memoria e plasmacellule altamente specifiche. Secondo il Dr. Ramiro, “la presenza di miR-28 riduce la capacità proliferativa e la sopravvivenza dei linfociti B maturi”.

Il team di ricerca ha scoperto che miR-28 spesso non è espresso nei linfomi e che ristabilire la sua espressione rallenta la crescita del tumore.

Gli autori dello studio concludono sottolineando l’importanza di individuare farmaci che possono migliorare l’efficacia e ridurre la tossicità degli attuali trattamenti standard per i linfomi. I risultati di questo studio mostrano il potenziale terapeutico di miR-28 e forniscono ampia giustificazione per l’avvio di sperimentazioni cliniche di terapie che hanno come obiettivo miR-28 per il trattamento dei linfomi a cellule B.

Fonte:  Centro Nacional de Investigaciones Cardiovasculares Carlos III (CNIC)

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