HomeSaluteOcchiIdentificato nuovo bersaglio per il trattamento del glaucoma

Identificato nuovo bersaglio per il trattamento del glaucoma

Gli scienziati della University of California, San Diego School of Medicine, hanno chiarito una interazione genetica che può rivelarsi fondamentale per lo sviluppo e la progressione del glaucoma, una malattia neurodegenerativa che colpisce decine di milioni di persone in tutto il mondo ed è una delle principali cause di cecità irreversibile.

I risultati, pubblicati il 10 settembre online in Molecular Cell, suggeriscono un nuovo bersaglio terapeutico per il trattamento della malattia.

il glaucoma colpisce più di 3 milioni di americani, soprattutto dopo i 50 anni e l’età è tra i principali fattori di rischio, con conseguente progressiva degenerazione delle cellule gangliari della retinaretina, danno del nervo ottico e l’eventuale perdita della vista.

La genetica gioca un ruolo importante nello sviluppo della malattia. Recenti studi sull’intero genoma hanno individuato due geni – SIX1-SIX6 e p16INK4a -.che sono fortemente associati con POAG SIX6 che è necessario per il corretto sviluppo degli occhi. P16INK4a arresta in modo irreversibile la crescita delle cellule, un fenomeno chiamato senescenza.

Nel loro nuovo documento, Kang Zhang, MD, PhD, autore principale dello studio e professore di oftalmologia e direttore della Ophthalmic Genetica presso Shiley Eye Institute della UC San Diego e colleghi, riferiscono che alcune varianti del SIX6 possono aumentare l’ espressione di p16INK4a, che a sua volta accelera la senescenza e la morte delle cellule gangliari della retina.

“Mostriamo anche che l’alta pressione intraoculare nel glaucoma, aumenta l’espressione di p16INK4a e lo rende un importante fattore di rischio per lo sviluppo del glaucoma”, ha detto Zhang.

I risultati suggeriscono che l’inibizione di p16INK4a potrebbe offrire un nuovo approccio terapeutico per il glaucoma, che è attualmente trattato con farmaci che abbassano la pressione intraoculare.

“La riduzione della pressione intraoculare può rallentare il peggioramento della malattia e prevenire ulteriore morte cellulare o possibile cecità”, ha detto il co-autore Robert N. Weinreb, MD, Professore di Oftalmologia e Direttore dell’Istituto Eye Shiley.

Gli autori fanno notare che gli studi precedenti in modelli murini hanno dimostrato che l’eliminazione selettiva di p16INK4a nelle cellule senescenti -positive, può prevenire o ritardare il deterioramento dei tessuti collegato all’età.

Secondo il team della UC San Diego, il passo successivo è quello di condurre studi preclinici per valutare l’efficacia e la sicurezza di oligonucleotidi antisenso – filamenti di DNA o RNA che possono impedire il trasferimento delle informazioni genetiche  – che potrebbero inibire p16INK4a espressione e prevenire il peggioramento del glaucoma.

“Se gli oligonucleotidi antisenso si riveleranno efficaci, si potrà contemplare una sperimentazione clinica umana, in futuro”, ha detto Zhang.

Fonte:http://medicalxpress.com/news/2015-09-genetic-interaction-glaucoma-therapy.html

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