Gli scienziati della Case Western Reserve University hanno compiuto un importante passo avanti nella ricerca delle cause che possono scatenare la psoriasi, una malattia infiammatoria della pelle che colpisce 125 milioni di persone in tutto il mondo. Tra 50.000 proteine presenti nel corpo umano, i ricercatori si sono concentrati su quattro di esse che sembrano avere maggiori probabilità di contribuire allo sviluppo di questa malattia cronica.
La ricerca è stat pubblicata sulla rivista Molecular&Cellular Proteomics.
” La psoriasi colpisce il 2/3% della popolazione di tutto il mondo. La causa della psoriasi rimane sconosciuta ed i segnali specifici che scatenano l’insorgenza della malatia, sono ancora oggetto di indagine. Al momento non ci sono cure”, ha detto Nicole L. Ward, professore associato di dermatologia e neuroscienze presso la Case Western Reserve University.
Il laboratorio di Ward si è concentrato sullo studio della patogenesi della malattia e co-morbidità tra cui infarto ed ictus. Il gruppo sta lavorando attivamente per identificare molecole chiave implicate nel processo di sviluppo della malattia che potrebbero diventare potenziali bersagli farmacologici. Ward ha un interesse personale in questa ricerca: il padre soffre di psoriasi.
La psoriasi è una malattia della pelle autoimmune. Le malattie autoimmuni sono quelle in cui il corpo lancia una risposta immuniatria anomala contro i propri tessuti. Un’altra complicazione della psoriasi è il coinvolgimento articolare, una condizione nota come artrite psoriasica.
Ward ed il suo team hanno inizialmente ristretto il pool di probabili responsabili della malattia a circa 1280 proteine che sono differentemente regolate nella condizione. In seguito si sono concentrati su cinque proteine che si sono distinte sia a causa della loro elevata prevalenza nella psoriasi che a causa della loro importanza in altri studi in materia di tessuti umani. Ward ha utilizzato un modello di psoriasi umana in topo transeginico e campioni di tessuto della pelle in topi normali.
Ward ha collaborato con Mark R. Chance, Direttore del Centro di Proteomica e Bioinformatica, CWRU School of Medicine ed il suo team presso il Centro, per identificare nuove proteine che sono regolate in modo differente nel tessuto della pelle dei topi affeti da psoriasi, rispetto al tessuto della pelle in topi sani.
Per garantire che le proteine identificate nei topi erano implicate nel processo di sviluppo della psoriasi umana, il team ha in seguito esaminato campioni di tessuto umano di psoriasi per rilevare la maggiore presenza di queste proteine.
I ricercatori hanno trovato una maggiore presenza delle seguenti proteine sia nei modelli di topo affetti da psoriasi che nel tessuto umano di psoriasi: Stefin A1 nei topi o cisteina A negli esseri umani aumentata di 342,4 volte nei topi e aumentata anche nei tessuti umani, serpinb3b nei topi chiamata serpin B1 nell’uomo, aumentata di 35,6 volte nei topi e aumentata anche nel tessuto umano, KLK6 aumentata sia nei topi che nel tessuto umano e Slc25a5 aumentata di 45,2 volte nei topi e aumenta anche nel tessuto umano.
Il prossimo passo di Ward e del suo team sarà quello di scoprire il ruolo ed il significato di ciascuna di queste proteine nella progressione della psoriasi. La determinazione del contributo individuale di ogni proteina alla progressione della malattia, potrà fornire bersagli terapeutici strategici oltre ad una migliore comprensione di come un cambiamento nella regolazione di queste proteine contribuisce all’infiammazione della pelle e psoriasi.
Fonte http://www.eurekalert.org/pub_releases/2015-01/cwru-cwr012115.php