I ricercatori del Medical College of Wisconsin (MCW), hanno colegato una specifica proteina allo sviluppo dell’asma post infezione virale. Lo studio rappresenta il primo passo per lo sviluppo di nuovi trattamenti per prevenire la condizione.
I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Journal of Biologcal Chemistry.
Brian F. Volkman, Professore di Biochimica e Mitchell H. Grayson, Professore Associato di Allergia e Immunologia sono i principali autori dello studio.
L’asma è una malattia cronica delle vie aeree che colpisce più di 300 milioni di persone in tutto il mondo. Non esiste una cura: le terapie attuali forniscono sollievo sintomatico e riducono il numero degli attacchi.
” La comprensione dei meccanismi molecolari attraverso i quali l’asma si sviluppa e si afferma come malattia cronica è la chiave per terapie alternative e potenzialmente curative”, ha dsetto il Dr Grayson.
I ricercatori hanno già trovato prove che collegano una chemochina umana ( proteina), chiamata CCL28, allo sviluppo di asma cronica, ma questo è il primo studio che esamina l’analisi strutturale ed il suo impatto sullo sviluppo della malattia.
” Abbiamo scoperto che anche in assenza di un’infezione virale, CCL28 può svolgere un ruolo nell’induzione della patologia dell’asma. Sfruttando le caratteristiche strutturali uniche di CCL28, possono essere sviluppati inibitori specifici e potenti. Questo lavoro rappresenta il primo passo nella creazione di un nuovo tipo di terapia per l’asma che può prevenire lo sviluppo post infezione virale della condizione”, ha spiegato il Dr Volkman.
Fonte http://www.eurekalert.org/pub_releases/2015-02/mcow-plt022015.php