Utilizzando il sequenziamento genetico, i ricercatori della School of Medicine della San Diego dell’Università della California hanno identificato il principale giocatore cellulare che controlla la riproduzione dell’HIV nelle cellule immunitarie che, quando viene spento o eliminato, elimina i giacimenti di HIV inattivi.
L’HIV si diffonde attraverso alcuni fluidi corporei che attaccano il sistema immunitario e impediscono al corpo di combattere le infezioni. Se non trattato, il virus porta alla malattia AIDS.
La terapia antiretrovirale viene utilizzata per prevenire e curare l’HIV, consentendo ai pazienti di vivere una vita lunga e sana. Tuttavia, il farmaco non cura i pazienti e il virus rimane inattivo nel corpo. Se la terapia viene interrotta, il virus si risveglia e si moltiplica rapidamente.
In uno studio pubblicato online il 24 settembre 2019 sulla rivista mBio, Rana e colleghi riportano la prima analisi dell’espressione di tutto il genoma dell’RNA lungo non codificante (lncRNA) nei macrofagi infetti da HIV, cellule immunitarie specializzate che promuovono l’infiammazione dei tessuti, stimolano l’immunità e liberano il corpo da detriti estranei. In generale, gli lncRNA non codificano per le proteine come fanno gli altri RNA, ma aiutano invece a controllare quali geni vengono attivati o disattivati in una cellula.
Il team ha descritto come un singolo lncRNA chiamato HIV-1 Enchanced LncRNA (HEAL) sia elevato nelle persone con HIV. HEAL sembra essere un gene recentemente emerso che regola la replicazione dell’HIV nelle cellule immunitarie, come macrofagi, microglia e cellule T.
Usando una combinazione di approcci genomici, biochimici e cellulari, i ricercatori hanno scoperto che mettere a tacere HEAL o rimuoverlo con CRISPR-Cas9 ha impedito all’HIV di recidivare quando il trattamento antiretrovirale è stato interrotto.
Saranno condotte ulteriori ricerche per confermare questi effetti nei modelli animali.
“I nostri risultati suggeriscono che HEAL svolge un ruolo critico nella patogenesi dell’HIV”, ha detto Rana. “Sono necessari ulteriori studi per spiegare il meccanismo che porta all’espressione HEAL dopo che un individuo è stato infettato dall’HIV, ma questa scoperta potrebbe essere sfruttata come obiettivo terapeutico“.
Fonte, mBio