Un team di scienziati, guidati dal ricercatore David D. Schlaepfer, PhD, professore del Dipartimento di Medicina della Riproduzione presso l’Università della California, San Diego School of Medicine, ha scoperto che una proteina coinvolta nella promozione tumorale e crescita, permette alle cellule del cancro di diffondersi nel flusso sanguigno.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati nell’edizione on line del Journal of Cell Biology.
I vasi sanguigni sono strettamente allineati con le cellule endoteliali che formano una barriera di permeabilità alle cellule e molecole circolanti. “I nostri studi dimostrano che l’inibizione farmacologica o genetica della proteina chinasi endoteliale FAK, previene la diffusione del tumore, migliorando la funzione di permeabilità della barriera”.
I ricercatori hanno scoperto che l’inibizione selettiva di FAK all’interno delle cellule endoteliali, ha impedito la spontanea produzione di metastasi al tumore, senza alterazioni delle sue dimensioni. Schlaepfer, con i colleghi del Moores Cancer Center, di San Diego, sta studiando se gli obiettivi che inibiscono FAK, che ha importanti funzioni di regolamentazione sia nelle cellule tumorali che nei vasi sanguigni, potrebbero fornire un duplice meccanismo di prevenzione sia per la crescita del cancro, che per la sua diffusione.
Utilizzando modelli murini di tumore del seno, ovarico e melanoma, il primo autore dello studio Christine Jean, PhD, ha mostrato che l’attività di FAK è elevata nei vasi sanguigni circostanti i tumori, rispetto al tessuto normale. FAK modifica la funzione di altre proteine cellulari ed i ricercatori hanno identificato un bersaglio FAK precedentemente sconosciuto: una proteina chiamata VE-caderina, che aiuta le cellule endoteliali a fissarsi strettamente insieme. Quando viene modificata FAK, VE-caderina non espleta la sua funzione rendendo i vasi sanguigni permeabili. L’ inattivazione di FAK all’interno delle cellule endoteliali, ha impedito questa permeabilità indesiderata e ha contribuito a bloccare la capacità delle cellule tumorali di passare attraverso le barriere delle cellule endoteliali.
La ricerca ha importanti implicazioni cliniche: le metastasi – o la diffusione di un cancro dal suo sito di origine ad altre parti del corpo – sono responsabili del 90 per cento dei decessi per cancro.
“Questo fatto da solo, sottolinea la necessità di una migliore comprensione del processo metastatico”, ha piegato Schlaepfer. Egli ha osservato che diversi FAK-inibitori sono attualmente in fase di sperimentazione in studi clinici.
Fonte University of California – San Diego