HomeSaluteGli anticorpi IgG contribuiscono alla gravità dell'anafilassi

Gli anticorpi IgG contribuiscono alla gravità dell’anafilassi

La reazione allergica più grave, l’ anafilassi (o shock anafilattico), è il risultato di una reazione immunitaria inappropriata in seguito all’introduzione di un antigene solitamente innocuo nel corpo. La produzione di anticorpi contro questo antigene (o allergene) consente la formazione di complessi antigene-anticorpo che innescano una massiccia secrezione di potenti mediatori, con conseguente insufficienza d’organo, che può portare a uno stato di shock e morte.

Mentre era già noto che gli anticorpi IgE possono scatenare queste reazioni allergiche, gli scienziati dell’Istituto Pasteur, Inserm, CNRS ed EFS Grand Est, hanno recentemente dimostrato che gli anticorpi IgG svolgono un ruolo attivo nella gravità dello shock anafilattico attivando inaspettatamente le piastrine del sangue.

( Vedi anche:Reazioni allergiche: individuato nuovo obiettivo terapeutico promettente).

Le allergie sono generalmente associate alla presenza di anticorpi IgE, che sono responsabili dell’attivazione di specifiche cellule nel sistema immunitario che secernono l’istamina, dando luogo a segni clinici. Ma studi sugli animali hanno rivelato che esiste un percorso alternativo che dipende dagli anticorpi di tipo IgG. In questo studio, gli scienziati dell’ Antibodies in Therapy and Pathology Unit (Institut Pasteur/Inserm U1222) hanno rivelato che le piastrine, la cui funzione più nota è quella di fermare il sanguinamento quando un vaso sanguigno viene danneggiato, svolgono un ruolo chiave nelle reazioni anafilattiche IgG-dipendenti .

Il ruolo delle piastrine nell’ anafilassi

Per studiare il ruolo delle piastrine nell’anafilassi, gli scienziati hanno usato topi transgenici che esprimono recettori umani per gli anticorpi IgG, dal momento che i topi non hanno questi recettori sulle loro piastrine. L’iniezione di questi topi con anticorpi IgG umani ha innescato una reazione anafilattica, caratterizzata da un calo della temperatura corporea e portato a una riduzione significativa della conta piastrinica circolante che è durata per diverse ore dopo lo shock, suggerendo che le piastrine potrebbero svolgere un ruolo nella reazione allergica. Per confermare la loro funzione, gli scienziati hanno eliminato le piastrine dal sangue, il che ha portato ad una riduzione dei sintomi. Al contrario, l’aumento della conta piastrinica nel sangue ha provocato una reazione allergica  peggiore.

Le molecole secrete dalle piastrine potrebbero essere dietro il processo dell’anafilassi.

Gli scienziati hanno poi effettuato un’analisi più dettagliata delle molecole secrete dalle piastrine, che potrebbero essere dietro il processo. Insieme al French Blood Service (EFS) con sede a Strasburgo (Inserm UMR_S1255), i ricercatori hanno testato il coinvolgimento della serotonina, già noto per avere un effetto sulla permeabilità vascolare. Hanno dimostrato che la serotonina, immagazzinata nelle piastrine e rilasciata quando sono attivate, induce il calo della temperatura corporea associato all’anafilassi.

Queste osservazioni, effettuate su topi, sono state integrate dai dati di uno studio clinico multicentrico condotto dal consorzio “NASA” e sponsorizzato dall’ospedale Bichat (AP-HP). Questo studio ha monitorato i pazienti che presentavano uno shock anafilattico perioperatorio. Allo stesso modo, i campioni di sangue dei pazienti sembravano contenere meno piastrine e mostravano segni di attivazione durante un episodio di shock anafilattico.

L’autore principale dello studio, Friederike Jönsson, osserva che “questo lavoro, che rivela la funzione chiave delle piastrine nello shock anafilattico, dimostra il potenziale di esplorare interventi terapeutici rivolti alle piastrine come mezzo per limitare la gravità dello shock anafilattico, mentre si apre anche la via per miglioramenti nella diagnosi, caratterizzando il ruolo degli anticorpi IgE e IgG “.

Gli scienziati intendono continuare la loro ricerca concentrandosi maggiormente sui meccanismi di attivazione delle piastrine durante l’anafilassi.

Fonte: Institut Pasteur

Newsletter

Tutti i contenuti di medimagazine ogni giorno sulla tua mail

Articoli correlati

In primo piano