(Glaucoma-Immagine Credit Public Domain).
Scienziati dell’Università di Birmingham, Regno Unito, hanno dimostrato che un nuovo destrano-solfato a basso peso molecolare, ILB, potrebbe svolgere un ruolo chiave nel trattamento del glaucoma ad angolo aperto (OAG), una malattia neurodegenerativa che colpisce oltre 70 milioni di persone in tutto il mondo e causa cecità irreversibile.
L’OAG si sviluppa lentamente nel corso di molti anni. Un deposito eccessivo di matrice extrcellulare (fibrosi) all’interno del sito principale di drenaggio del fluido dell’occhio può portare a un aumento della pressione intraoculare (IOP), con conseguenti danni al nervo ottico.
La ricerca, riportata in npj Regenerative Medicine, ha dimostrato che l’ILB può normalizzare la deposizione di matrice extracellulare all’interno dell’occhio e abbassare la pressione intraoculare in un modello preclinico utilizzato per imitare questi aspetti del glaucoma umano, aprendo la strada a nuove terapie antifibrotiche.
Il glaucoma ad angolo aperto è una malattia complessa e si è rivelato difficile sviluppare terapie efficaci per colpire i percorsi biochimici coinvolti. Le terapie esistenti funzionano principalmente riducendo la produzione di liquidi negli occhi, non le cause sottostanti e anche le terapie più recenti hanno mostrato un successo limitato in clinica.
Gli scienziati di Birmingham si sono concentrati su un percorso infiammatorio comune a diverse malattie che coinvolge il Transforming Growth Factor β (TGFβ), una molecola di segnalazione che comunica tra le cellule e orchestra sia l’infiammazione che la fibrosi. Il ruolo del TGFβ nel glaucoma ad angolo aperto è ben noto, con pazienti che dimostrano livelli più elevati nel loro umor acqueo e studi di laboratorio che dimostrano che l’aumento artificiale del TGFβ all’interno dell’occhio può portare a fibrosi.
Vedi anche:Glaucoma: in arrivo un trattamento senza farmaci
Gli scienziati hanno scoperto che ILB ha azioni multimodali su molti geni che risolvono i processi cellulari infiammatori e fibrotici. In un modello sperimentale pre-clinico di glaucoma, i ricercatori hanno scoperto che le iniezioni sottocutanee giornaliere di ILB riducono significativamente (p <0,01) i livelli della matrice extracellulare all’interno del sito di drenaggio principale dell’occhio, normalizzano la pressione dell’occhio e prevengono la degenerazione dei neuroni retinici. La ricerca è stata condotta dalla Dott.ssa Lisa Hill, dell’Istituto di scienze cliniche e dalla Dott.ssa Hannah Botfield, dell’Istituto di infiammazione e invecchiamento.
Gli autori hanno commentato: “Siamo davvero entusiasti di questi risultati che mostrano una via da seguire per un trattamento del glaucoma in grado di invertire il processo fibrotico che causa la malattia“.
Hanno spiegato gli autori:
“La malattia fibrotica è una delle principali cause di mortalità in tutto il mondo, con fibrosi derivante da infiammazione prolungata e dinamiche della matrice extracellulare aberranti. I processi di riparazione cellulare e tissutale compromessi a seguito di lesioni, infezioni, disfunzioni metaboliche, condizioni autoimmuni e malattie vascolari, lasciano i tessuti suscettibili a infiammazioni irrisolte, fibrogenesi, perdita di funzione e cicatrici. Il successo clinico delle terapie per le malattie infiammatorie e fibrotiche è stato limitato fino ad oggi, cosicché rimane una grande esigenza terapeutica insoddisfatta di ripristinare la normale omeostasi dei tessuti senza effetti collaterali dannosi. Abbiamo studiato gli effetti del destrano solfato a basso peso molecolare (LMW-DS) di nuova formulazione, denominato ILB ®, per risolvere l’infiammazione e attivare il rimodellamento della matrice nei modelli di roditori e malattie umane. Abbiamo dimostrato la modulazione dell’espressione di più citochine e chemochine pro-infiammatorie in vitro insieme alla risoluzione della cicatrice e al miglioramento del rimodellamento della matrice in vivo. Di particolare rilevanza, abbiamo dimostrato che ILB ® agisce, in parte, sottoregolando i geni di segnalazione del fattore di crescita trasformante (TGF) β e alterando l’espressione genica relativa alle dinamiche della matrice extracellulare, portando a rimodellamento dei tessuti, riduzione della fibrosi e rigenerazione dei tessuti funzionali. Queste osservazioni indicano il potenziale di ILB ® per alleviare le malattie fibrotiche”.
Il Dottor Hill sta conducendo un progetto per formulare un’alternativa topica che eviterà la necessità di iniezione. Sta lavorando a stretto contatto su questo con il Prof. Imran Masood, un chirurgo oftalmico consulente presso Sandwell e West Birmingham NHS Trust e con il Professor Liam Grover, un esperto di biomateriali dell’Healthcare Technologies Institute dell’Università, per valutare l’uso di un nuovo gel fluido per il trattamento del glaucoma.
Il gel fluido è stato sviluppato per l’uso come collirio che può essere conservato per un lungo periodo di tempo dopo la somministrazione e sono stati depositati brevetti per il suo uso sia da solo che in combinazione con altre terapie. Studi precedenti hanno dimostrato che il gel fluido riduce le cicatrici corneali se applicato localmente ed è una molecola veicolante efficace per altre terapie.
Fonte:Regenerative Medicine