Giovedì 3 dicembre è la Giornata internazionale delle Persone con Disabilità, istituita nel 1981, Anno Internazionale delle Persone Disabili, per promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi della disabilità, per sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita e per allontanare ogni forma di discriminazione e violenza. Dal luglio del 1993, il 3 dicembre è diventato anche Giornata Europea delle Persone con Disabilità, come voluto dalla Commissione Europea, in accordo con le Nazioni Unite.
L’evento non vuole rappresentare il solito “atto dovuto” verso una minoranza o comune sofferenza, ma un’ occasione per riflettere su quante persone, malgrado le loro difficoltà fisiche, psichiche o sensoriali, sono riuscite a superarle e a contribuire attivamente alla crescita comune.
“Nel mondo sono più di un miliardo le persone con disabilità che, per la gran parte, vivono in Paesi in Cerca di Sviluppo, nei quali – senza poter contare su alcun sostegno pubblico e avvalendosi dei sostegni spesso rari dei Paesi donatori – rappresentano “i più poveri tra i poveri” e non hanno accesso ai servizi di salute, all’educazione o al lavoro. La cooperazione internazionale può svolgere un ruolo importante per garantire l’accesso ai diritti fondamentali e i sostegni appropriati, come afferma la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e il nostro Paese, tra i primi al mondo, ha approvato nel 2013 unPiano d’Azione della Cooperazione Italiana sulla Disabilità, che prevede varie azioni nazionali e internazionali”».
Su richiesta delle Nazioni Unite, da pochi giorni è stato pubblicato il nuovo simbolo ONU per le disabilità: nel logo potete vedere una sorta di uomo vitruviano a braccia aperte, che vuole rappresentare l’inclusione di ciascuna abilità in un’armonica connessione tra tutti gli esseri umani.
Secondo l’ONU, questo nuovo simbolo cancella lo stigma grafico della vecchia immagine che categorizzava la disabilità entro i confini stretti della sedia a rotelle e ribadisce i valori universali dell’inclusione e dell’accessibilità.
Un nuovo simbolo di accessibilità
Il nuovo simbolo di accessibilità è stato progettato dal Graphic Design Unit of the UN Department of Public Information in New York, su richiesta del Dipartimento per Assemblea Generale e Management Conference (MPD, DGACM) delle Nazioni Unite e sarà denominato “logo di Accessibilità”.
La portata globale di questo logo è trasmessa da un cerchio, collegato con una figura simmetrica che vuole rappresentare l’armonia tra gli esseri umani nella società. Questa figura umana universale a braccia aperte simboleggia l’inclusione per le persone di tutte le abilità, in tutto il mondo.
Il logo è stato creato per rappresentare l’accessibilità per le persone con disabilità. Ciò include accessibilità delle informazioni, servizi, tecnologie di comunicazione, così come l’accesso fisico. Il logo simboleggia la speranza e la parità di accesso per tutti. E’ stato esaminato e selezionato dai Focus Group sull’accessibilità, che lavorano con l’Inter- dipartimentale Task Force sull’accessibilità al Segretariato delle Nazioni Unite. Il gruppo è composto da eminenti organizzazioni della società civile, comprese le organizzazioni di persone con disabilità.