Fomepizolo-Immagine: per i batteri anaerobici, i percorsi di fermentazione sono vitali per mantenere la produzione di energia. Il loro blocco, come con il Fomepizolo, interrompe la produzione di energia e questo aumenta la suscettibilità dei batteri agli antimicrobici. Credito: Carlos J. Orihuela (CC-BY 4.0, creativecommons.org/licenses/by/4.0/)-
La malattia pneumococcica, la polmonite, porta a oltre tre milioni di ricoveri e centinaia di migliaia di morti ogni anno. Uno studio pubblicato il 16 marzo sulla rivista PLOS Biology di Carlos J. Orihuela dell’Università dell’Alabama a Birmingham, Stati Uniti e colleghi, suggerisce che il farmaco approvato dalla FDA Fomepizole può ridurre la gravità della malattia nei polmoni dei topi con alcune forme di polmonite batterica e migliora anche l’efficacia dell’antibiotico Eritromicina.
Lo streptococcus pneumoniae è la principale causa di polmonite acquisita in comunità. Sebbene siano disponibili vaccini per proteggere dai batteri, questi vaccini non sono efficaci contro tutti i ceppi, con alcune versioni particolarmente problematiche in quanto multiresistenti. Attualmente, le opzioni terapeutiche per combattere le infezioni da S. pneumoniae multiresistenti sono molto limitate.
Per testare gli effetti di nuovi trattamenti per S. pneumoniae resistente agli antibiotici, i ricercatori hanno condotto una serie di esperimenti con i topi. Il Fomepizolo è un farmaco approvato dalla FDA normalmente utilizzato come antidoto per l’ingestione di alcolici tossici (come metanolo o glicole etilenico) e agisce inibendo l’enzima alcol deidrogenasi. I ricercatori hanno inoculato i topi con uno S. pneumoniae multifarmaco-resistente e testato l’effetto del Fomepizolo in un trattamento combinato con antibiotici. Hanno quantificato la carica batterica negli organi dei topi infetti, confrontando il gruppo sperimentale con il gruppo di controllo.
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I ricercatori hanno scoperto che l’uso di Fomepizolo bloccava la normale produzione di energia da parte di S. pneumoniae e aumentava la suscettibilità dei batteri agli antibiotici e riduceva la carica batterica nei polmoni dei topi con polmonite. Il trattamento di combinazione è stato efficace nel prevenire lo sviluppo della malattia invasiva. Tuttavia, sono necessarie ricerche future, poiché questo nuovo trattamento farmacologico non è stato replicato negli studi clinici sugli esseri umani che possono presentare fattori complicanti come comorbilità, età avanzata o variabili ambientali che possono svolgere un ruolo negli esiti della malattia.
Orihuela aggiunge: “Il target farmacologico delle vie di fermentazione è un nuovo modo per migliorare la suscettibilità di alcuni batteri agli antimicrobici. Il trattamento combinato di Eritromicina e Fomepizolo, un inibitore dell’alcool deidrogenasi, ha impedito la diffusione in vivo di Streptococcus pneumoniae resistente agli antibiotici”.
Fonte:PLoS Biology