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Fluoxetina farmaco favorisce il comportamento aggressivo nei bambini e negli adolescenti e colpisce lo sviluppo del cervello

Fluoxetina è un farmaco approvato dalla FDA per il disturbo depressivo maggiore (MDD) nei bambini e negli adolescenti e ad oggi rimane uno degli unici due inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), registrato per il trattamento MDD, nonostante i rapporti indicano che questa classe di farmaci è associata ad effetti collaterali quali agitazione, ostilità e aggressività. SSRI sono tra i farmaci più prescritti da oltre un decennio. Mentre vi è ricchezza di informazione in merito alla loro efficacia  e sicurezza negli adulti, dati notevolmente inferiori esistono per quanto riguarda la loro sicurezza nel trattamento dei bambini e adolescenti. Uno studio, pubblicato sulla rivista Behavioral Neuroscencie dal prof. Richard Melloni della Northwestern University, ha dimostrato che la somministrazione ripetuta di una bassa dose di fluoxetina a criceti adolescenti, ha aumentato la loro aggressività e alterato lo sviluppo delle aree cerebrali direttamente connesse al controllo della risposta aggressiva. ” Questi dati mostrano chiaramente ” ha affermato il prof. Melloni ” che l’esposizione  alla fluoxetina durante l’adolescenza, stimola l’aggressività e altera il normale sviluppo dei due sistemi cerebrali importanti, vale a dire la serotonina e la vasopressina sistemi neurali, in maniera coerente con  l’espressione delle caratteristiche comportamentali altamente aggressive”. per oltre un decennio il Prof. Melloni ha studiato le conseguenze neurali e comportamentali di farmaci prescritti ad adolescenti e bambini che agiscono sul cervello. E’ importante sottolineare che i dati raccolti nel corso dello studio indicano che dosi clin icamente rilevanti di fluoxetina, somministrate durante lo sviluppo adolescenziale, può drasticamente cambiare il cablaggio dei circuiti cerebrali coinvolti nel controllo dell’aggressività.

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