HomeSaluteCervello e sistema nervosoFarmaco sperimentale blocca la progressione della sclerosi multipla in modello animale

Farmaco sperimentale blocca la progressione della sclerosi multipla in modello animale

Gli scienziati della della University of California-San Francisco e Fellow della American Academy of Neurology hanno scoperto che un farmaco sperimentale chiamato Laquinimod blocca la progressione della sclerosi multipla, una malattia neurodegenerativa demielinizzante, cioè con lesioni a carico del sistema nervoso centrale, che colpisce circa 2,5 milioni di persone in tutto il mondo.

” Nella sclerosi multipla si verificano un danno e una perdita di mielina in più aree (da cui il nome «multipla») del sistema nervoso centrale. Numerose evidenze sia cliniche che sperimentali indicano che alla base della SM vi è una reazione del sistema immunitario che scatena un attacco contro la mielina Tale attacco consiste in un processo infiammatorio che colpisce aree circoscritte del sistema nervoso centrale e provoca la distruzione della mielina e delle cellule specializzate, gli oligodendrociti, che la producono. Queste aree di perdita di mielina (o «demielinizzazione») dette anche “placche”, possono essere disseminate ovunque negli emisferi cerebrali, con predilezione per i nervi ottici, il cervelletto e il midollo spinale“.

 

La ricerca – pubblicata on-line dalla rivista Neurology: Neuroimmunology & Neuroinflammation, ha scoperto che Laquinimod impedisce lo sviluppo della sclerosi multipla e ne rallentare la progressione nei topi.

“Questi risultati sono promettenti perché forniscono la speranza anche per le persone con sclerosi multipla progressiva, una versione avanzata della malattia per la quale non esiste attualmente alcun trattamento”, spiega l’autore dello studio Scott Zamvil, MD, Ph.D., della University of California-San Francisco e Fellow della American Academy of Neurology.

( Vedi anche:Scoperti cambiamenti nel microbioma intestinale di pazienti con sclerosi multipla).

Laquinimod è un farmaco in fase di sviluppo per la sclerosi multipla recidivante-remittente (SMRR) e SM progressiva primaria. SMRR è caratterizzata da inaspettate e ricorrenti ricadute. In circa l’80 per cento di tutti i pazienti la malattia inizia come RRMS. Dopo circa 10 anni, la maggior parte dei pazienti sviluppano la sclerosi multipla secondaria progressiva che aumenta gradualmente la disabilità, senza periodi di recupero.

Il modo preciso in cui Laquinimod agisce è chiaro. Il farmaco altera il comportamento delle cellule del sistema immunitario e impedisce loro di entrare nel cervello e midollo spinale, riducendo così i danni alla mielina.

Gli studi hanno indicato che Laquinimod può avere sia un’ azione antinfiammatoria che la capacità di proteggere la struttura dei nervi e funzione.

Per questa ricerca, Zamvil e colleghi hanno trattato i topi che hanno sviluppato la SM con Laquinimod somministrato per via orale o un con un placebo (acqua). In seguito, il numero di cellule T e B nei topi è stato analizzato.

Le cellule T e B del sistema immunitario, hanno il compito di difendere l’organismo dagli organismi patogeni. I linfociti B sono cellule del sistema immunitario che giocano un ruolo primario nell’immunità umorale dell’immunità acquisita al contrario dei linfociti T che sono fondamentali nell’immunità cellulare. La principale funzione dei linfociti B è quella di produrre anticorpi contro uno specifico antigene. Tuttavia, nella SM, le cellule T e B creano anticorpi che attaccano e distruggono la mielina.

Nel primo studio, che comprendeva 50 topi, i risultati hanno mostrato che il 29% dei topi  trattati con Laquinimod ha sviluppato la sclerosi multipla contro il 58% dei topi che hanno ricevuto il placebo. Inoltre c’è stata una riduzione del 96% delle cellule B che sono presenti  solo nelle persone con SM progressiva. Secondo i ricercatori, i risultati indicano che il farmaco può impedire lo sviluppo e la progressione della SM.

Nel secondo studio, che comprendeva 22 topi, Laquinimod è stato somministrato quando i topi erano nello stadio avanzato della malattia. Il team ha osservato una riduzione nella progressione della malattia. Rispetto ai topi che hanno ricevuto il placebo, i topi che sono stati trattati con Laquinimod hanno presentato una riduzione del 49%  delle cellule dendritiche che aiutano a creare cellule specializzate T, una riduzione del 46% delle cellule T e un calo del 60% di anticorpi dannosi.

“Questo studio ci ha dato un quadro più chiaro dell’azione di Laquinimod. Ma poichè la sperimentazione è stata condotta su animali, abbiamo bisogno di più ricerca per verificare se il farmaco produce gli stessi effetti sugli esseri umani”, dice Scott Zamvil.

Fonte: Medicalnews

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