Un gruppo di ricercatori ha dimostrato per la prima volta nelle cellule e in un modello di topo che un farmaco, usato per trattare il cancro, può neutralizzare l’RNA tossico che provoca le contrazioni muscolari prolungate e altri sintomi nella distrofia miotonica tipo 1, la forma più comune di distrofia muscolare.
I ricercatori hanno pubblicato i risultati della ricerca il 10 Dicembre 2015, nella rivista Cell Reports.
Nella distrofia miotonica e altri disturbi neurologici correlati, i sintomi derivano da nucleotidi singoli ripetuti, o “mattoni” nell’ RNA delle cellule del tessuto muscolare, che possono accumularsi nel tempo. Queste ripetizioni, chiamate espansioni CTG nella distrofia miotonica di tipo 1, diventano ‘tossiche’, quando vengono trascritte dal DNA. Le espansioni perturbano la capacità dell’ RNA di produrre proteine che consentano ai muscoli di funzionare correttamente.
“E’ chiaro che il mis-splicing (splicing: processo di trasformazione (maturazione) di una molecola di RNA mediato dalla rimozione di alcune sequenze (introni) e dall’unione di quelle rimanenti con formazione di un RNA maturo per le successive funzioni (in particolare per la traduzione, nel caso dell’mRNA).ha un ruolo significativo nel causare la malattia”, ha detto Berglund.
I ricercatori si sono concentrati sugli effetti dell’ Actinomicina D, un antibiotico attualmente usato per il trattamento di alcuni tipi di tumori che impedisce alle cellule tumorali di trascrivere o produrre copia delle informazioni essenziali per produrre nuove cellule di cancro.
Poiché il composto antitumorale agisce legandosi alle espansioni del DNA, i ricercatori hanno deciso di verificare se avrebbe funzionato nelle cellule e in un modello murino di distrofia miotonica di tipo 1.
Essi hanno scoperto che piccole concentrazioni di Actinomicina D hanno portato alla quasi completa correzione del mis-splicing. I ricercatori hanno inoltre testato il farmaco per verificare se esso inibiva la produzione di RNA nelle cellule normali e hanno scoperto che il farmaco ha alterato meno del 5 per cento delle normali sequenze di RNA
“C’è un significativo livello di specificità per l’RNA tossico”, ha detto Berglund, membro del Centro di neurogenetica UF. “Actinomicina D può ridurre l’RNA tossico e anche inibirne la formazione”.
I prossimi passi della ricerca includono screening di altri composti con attività simili a quella dell’ Actinomicina D che potrebbero essere altrettanto o più efficaci per il trattamento di queste malattie.
Fonte:
- Andrew Berglund, Ph.D et al. Actinomycin D Specifically Reduces Expanded CUG Repeat RNA in Myotonic Dystrophy Models. Cell Reports, December 2015 DOI: 10.1016/j.celrep.2015.11.028