Uno degli aspetti chiave dell‘invecchiamento è l’accorciamento dei telomeri, nel tempo. I telomeri, che fungono da tappi di protezione dei cromosomi, servono a mantenere il DNA sano e funzionante. Sfortunatamente, questi tappi di protezione si accorciano ad ogni replicazione del DNA e infine non sono più in grado di aiutare il DNA a sostenere danni e mutazioni. In altre parole, si invecchia.
Se si potesse impedire ai telomeri di accorciarsi, la nostra vita potrebbe essere più sana e si potrebbe anche allontanare l’invecchiamento? I ricercatori hanno compiuto un passo avanti verso una risposta a questa domanda attraverso lo sviluppo di un nuovo trattamento utilizzato in laboratorio, che estende i telomeri.
La ricerca è stata pubblicata on line, sulla rivista The FASEB Journal.
” I nostri risultati potranno essere ampiamente utilizzati nella ricerca di trattamenti e cure per diverse malattie”, ha detto Helen Blau, Direttore del Laboratorio Baxter per Stem Cell Biology presso il Dipartimento di Microbiologia e Immunologia della Standford University School of Medicine a Standford, in California e Associate Editor della rivista The Faseb Journal in cui è stato pubblicato lo studio.
” In definitiva”, aggiunge la ricercatrice,” ci auguriamo che questi risultati possano aiutere a prevenire, ritardare o trattare condizioni legate all’età e malattie, così come devastanti mutazioni genetiche dei telomeri”.
Per la scoperta, Blau e colleghi, hanno utilizzato quattro gruppi di cellule a cui hanno consegnato mRNA modificati codificanti TERT, l’enzima che aumenta la lunghezza dei telomeri, con l’aggiunta di ripetizioni del DNA.
Il primo gruppo di cellule ha ricervuto mRNA modificato codificante TERT, mentre gli altri tre gruppi di controllo hanno ricevuto o mNRA codificante una forma inattiva di TERT o solo la soluzione con cui TERT viene consegnato o nessun trattamento.
I telomeri del primo gruppo di cellule si sono allungati in un paio di giorni, mentre i telomeri degli altri gruppi di controllo non hanno modificato la loro lunghezza. Il primo gruppo è stato in grado anche di sperimenatre ulteriori divisioni cellulari a differenza degli altri gruppi. Importante per la sicurezza potenziale di questo approccio è che i telomeri del primo gruppo hanno ripreso ad accorciarsi, dopo essersi estesi, mostrando che a causa del breve trattamento transitorio, le cellule non sono diventate immortali. Inoltre, tutte le cellule trattate del primo gruppo hanno anche interrotto ad un certo punto, la divisione cellulare e questo indica nuovamente che non sono diventate immortali. Questo approccio è stato sperimentato sui fibroblasti e mioblasti ed è ora in fase di sperimentazione sulle cellule staminali. Inoltre questa ricerca ha dimostrato che si può migliorare la capacità di divisione cellulare utilizzando più volte il trattamento: poichè il numero di cellule aumenta ad ogni trattamento, ad esempio, da una piccola biopsia si può ottenere un grande numero di cellule.
“Siamo rimasti sorpresi e soddisfatti da quanto velocemente la consegna di mRNA codificanti TERT modificati, ha esteso la lunghezza dei telomeri. Nei fibroblasti, oltre un decennio di accorciamento dei telomeri è stato invertito in pochi giorni”, ha dichiarato John Ramunas, primo autore di questo lavoro, presso la Standford University. ” Potrebbe non essere la fontana dell’eterna giovinezza, ma questi risultati ci aiuteranno sicuramente a caprte come l’invecchiamento colpisce il macchinario molecolare delle cellule. I biologi da lungo tempo, hanno intuito che la chiave per una maggiore durata della vita è scoprire come allungare i telomeri”, ha concluso il ricercatore.
Questo è quanto Blau e colleghi hanno appena fatto!!
- Fonte The FASEB Journal .