Una nuova ricerca dimostra che Edoxaban farmaco è efficace nella prevenzione dell’ictus.
Secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, oltre 800.000 americani muoiono ogni anno per malattie cardiache e ictus. L’ictus è la principale causa di gravi disabilità a lungo termine e di morte negli Stati Uniti. In aggiunta ai cambiamenti dello stile di vita, farmaci anti-coagulanti sono utili nella prevenzione dell’ ictus.
Uno studio clinico late-breaking, presentato all’ American Heart Association Scientific del 19 novembre 2013 e pubblicato online in The New England Journal of Medicine, dimostra che ad alta o bassa dose di edoxaban farmaco sono altrettanto efficaci nel prevenire l’ictus o embolia sistemica (coagulo di sangue), riducendo in modo significativo sanguinamento e morte cardiovascolare, rispetto a warfarin.
“I nostri risultati dello studio rappresentano una buona notizia per i pazienti e gli operatori sanitari,” ha detto Robert Giugliano della Divisione Cardiovascolare e autore principale dello studio. “Crediamo che l’assunzione di edoxaban una volta al giorno, rappresenta un nuovo trattamento, efficace, sicuro e conveniente per prevenire l’ictus per molti pazienti con fibrillazione atriale, con i benefici di minor sanguinamento e di morte cardiovascolare, rispetto alla terapia standard con warfarin.”
Edoxaban e warfarin sono farmaci anti-coagulanti. Edoxaban è un inibitore per via orale del fattore Xa, attualmente in fase di studio in trial clinici. Warfarin è un farmaco comunemente prescritto per prevenire la formazione di coaguli di sangue, ed è stato usato come anticoagulante orale standard, per oltre cinque decenni.
Guidati dal TIMI (Thrombolysis In Myocardial Infarction) il gruppo di studio del Brigham and Women ‘s Hospital (BWH) e della Harvard Medical School, ha realizzato il trial più grande (21.105 partecipanti) e di più lunga durata (2,8 anni in media di follow-up) di prova, di un nuovo anticoagulante in pazienti con fibrillazione atriale.
Lo studio ha confrontato due dosi-regimi di edoxaban da assumere una volta al giorno, rispetto a warfarin.
I ricercatori hanno reclutato partecipanti con fibrillazione atriale (battito cardiaco irregolare) che erano a rischio moderato-alto di ictus. Lo studio è stato condotto presso 1.393 centri in 46 paesi. I partecipanti sono stati arruolati da novembre 2008 a novembre 2010.
I pazienti avevano la stessa probabilità di ricevere warfarin o edoxaban ad alte dosi (60 mg / die) o edoxaban a basso dosaggio (30 mg / die).
Gli obiettivi primari dello studio erano di valutare l’esito combinato di ictus o di embolia sistemica (outcome primario di efficacia), così come il sanguinamento.
Durante il periodo di trattamento, il tasso di ictus o di embolia sistemica era dell’ 1,50 per cento all’anno per i partecipanti trattati con warfarin, e dell’ 1,18 per cento all’anno per coloro che hanno ricevuto alte dosi edoxaban. I risultati hanno dimostrato una riduzione del 21 per cento del rischio di ictus o di embolia sistemica con alte dosi di edoxaban, rispetto al warfarin.
Inoltre, i tassi annualizzati di sanguinamenti erano del 3,43 per cento con warfarin e del 2,75 per cento con alte dosi di edoxaban, che rappresenta una riduzione del 20 per cento del sanguinamento. E’ risultato anche un minor numero di decessi cardiovascolari con edoxaban rispetto a warfarin: con alte dosi di Edoxaban il 2,74 per cento all’anno rispetto al 3,17 per cento all’anno con warfarin.
La ricerca futura su edoxaban studierà se i pazienti con altre patologie trattati con warfarin, possono beneficiare di edoxaban.
Fonte New England Journal of Medicine , 2013;: 131119084528003 DOI: 10.1056/NEJMoa1310907