Il vapore delle E-sigarette può avere effetti simili al fumo di sigaretta sui batteri associati a malattie correlate al fumo come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e l’asma, secondo uno studio pubblicato su Respiratory Research. Sebbene le sigarette elettroniche siano percepite come un’alternativa più sicura alle sigarette, recenti ricerche hanno suggerito che la malattia polmonare acuta può essere associata all’uso di sigarette elettroniche contenenti nicotina e sigarette convenzionali.
Un team di ricercatori della School of Pharmacy, Queen’s University di Belfast, Regno Unito, ha confrontato gli effetti del fumo di sigaretta e del vapore di sigaretta elettronica sui batteri noti per essere associati a malattie polmonari croniche correlate al fumo.
Gli autori hanno coltivato campioni di Haemophilus influenzae, Streptococcus pneumoniae, Staphylococcus aureus e Pseudomonas aeruginosa esponendoli ad estratti di fumo di sigaretta (CSE) o vapore di e-sigaretta (ECVE). Un gruppo di controllo di colture batteriche è stato coltivato non esposto a vapore o estratti di fumo.
Gli autori hanno scoperto che l’esposizione a fumo di sigaretta o vapore di e-sigaretta non sembra avere alcun effetto negativo sulla crescita di questi batteri. Tuttavia, i batteri esposti a CSE o ECVE hanno mostrato una maggiore formazione di biofilm, un effetto non osservato nei batteri non esposti. I biofilm sono un collettivo di uno o più tipi di microbi e si sa che una maggiore formazione di biofilm è coinvolta in un’ampia varietà di infezioni microbiche. La scoperta può indicare che sia il fumo di sigaretta che il vapore di sigaretta elettronica aumentano la nocività dei comuni agenti patogeni polmonari e promuovono l’insorgenza di un’infezione persistente.
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Per studiare i cambiamenti di nocività o virulenza nei batteri esposti a CSE o ECVE, gli autori hanno infettato le larve della falena G. mellonella – un modello di infezione nell’uomo – con i batteri per testare come ciò avrebbe un impatto sulla sopravvivenza delle larve. La G. mellonella infettata da batteri esposti a CSE o ECVE ha mostrato una riduzione della sopravvivenza rispetto a quelli infettati da batteri non esposti.
In un ulteriore esperimento, gli autori hanno mostrato che le cellule polmonari umane infettate da batteri, esposte a CSE o all’ECVE , hanno mostrato una maggiore secrezione di Interleuchina-8, un mediatore chiave associato all’infiammazione. Deirdre Gilpin, l’autore corrispondente dello studio, ha dichiarato: “Un tema ricorrente di questo studio è la somiglianza all”effetto dell’esposizione al fumo di sigaretta dell’effetto dell’ esposizione al vapore della sigaretta elettronica su come i batteri si comportano e quanto sono dannosi. I risultati indicano che gli effetti dello svapo sui comuni patogeni polmonari possono essere simili a quelli del fumo.
Deirdre Gilpin ha dichiarato: “I consumatori di sigarette elettroniche assumono piu’ svapo e per periodi di tempo più lunghi, rispetto ai consumatori di sigarette convenzionali, il che può aumentare l’erogazione di nicotina. Il nostro modello potrebbe pertanto sottovalutare l’esposizione dei patogeni respiratori alla nicotina contenuta nel vapore di sigarette elettroniche”.
Per questo studio, gli autori hanno usato una marca comune di sigarette elettroniche senza aggiunta di sapore e i batteri sono stati esposti al vapore e agli estratti di fumo solo una volta. Ulteriori ricerche sono necessarie per studiare l’effetto degli aromi di sigarette elettroniche e l’esposizione a lungo termine, secondo gli autori.
Fonte, Respiratory Research