Diabete di tipo 1: presto un vaccino che riduce la risposta immunitaria che distrugge le cellule produttrici di insulina
Una nuova speranza per le persone affette da diabete di tipo1 :un gruppo di ricercatori californiani coordinati da Lawrence Steinman, esperto della School of Medicine dell’Università di Stanford (Stati Uniti) ha messo a punto un vaccino a base di Dna. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Science Translational Medicine e hanno dimostrato che il nuovo vaccino migliora la produzione di insulina e contrasta la risposta immunitaria che, distruggendo le cellule del pancreas, porta allo sviluppo del diabete.
Steinman spiega: “ piuttosto che accendere risposte immunitarie specifiche come puntano a fare i vaccini tradizionali, il nuovo vaccino spegne la risposta immunitaria utilizzando un frammento di Dna che contiene una versione modificata della proinsulina, la proteina che causa la reazione immunitaria anomala che porta al diabete di tipo1. La somministrazione di Dna attiva un segnale antinfiammatorio diretto contro gli elementi del sistema immunitario che aggrediscono le cellule pancreatiche.
Lo studio ha coinvolto 80 pazienti affetti da diabete di tipo1 che suddivisi in gruppi di 4, hanno ricevuto per 12 settimane diverse dosi del vaccino o un placebo. e Sono stati analizzati campioni di sangue prelevati prima del vaccino, a 5 e 15 settimane dall’inizio della somministrazione e 6, 9, 12, 18 e 24 mesi dall’inizio della sperimentazione. Dai risultati è emerso i soggetti vaccinati avevano concentrazioni maggiori del “peptide-C”, un sottoprodotto della produzione di insulina che dimostra che le cellule pancreatiche, protette dal vaccino, hanno continuano a produrre insulina. Inoltre le cellule immunitarie che attaccano il pancreas sono diminuite nei pazienti trattati. Il vaccino non ha mostrato alcun tipo di effetto collaterale. Precedenti studi hanno evidenziato che il peptide-C è associato a ridotte complicanze nel diabete giovanile pertanto, le elevate quantità di peptide-C rilevate nel sangue dei pazienti trattati con vaccino, sono un evento sicuramente positivo.
I risultati ottenuti mostrano che il vaccino è capace di rallentare il danno al pancreas e ché rispetto ad altri vaccini prospettati in passato, per la prima volta mostra dei risultati significativi.
Fonte Ansa