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Coronavirus: scoperto nuovo potente cocktail di anticorpi

(Coronavirus-Immagine Credit Public Domain).

Poiché SARS-CoV-2 ha continuato a evolversi e superare in astuzia i trattamenti esistenti, gli scienziati non hanno smesso di cercare strumenti sempre più efficaci per mantenere le persone al sicuro e a riprendersi con successo da COVID-19 e per prepararsi a futuri focolai.

Una collaborazione di lunga data tra il Prof. Luis Martinez-Sobrido del Texas Biomedical Research Institute e il Prof. James Kobie dell’Università dell’Alabama a Birmingham ha portato alla scoperta di un trattamento promettente, a cui il virus non può sfuggire così facilmente.

I collaboratori hanno trovato due anticorpi che prendono di mira diverse parti della proteina spike del virus e, cosa più importante, bloccano i diversi passaggi necessari per l’infezione virale.

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Questo cocktail ha funzionato contro tutte le varianti SARS-CoV-2, incluso Omicron, così come SARS-CoV e MERS-CoV, i due coronavirus che hanno causato focolai passati”, afferma Martinez-Sobrido. “Ci aspettiamo che questo cocktail di anticorpi funzioni anche contro futuri focolai di coronavirus”.

I ricercatori hanno recentemente condiviso una pre-stampa del loro documento di ricerca che descrive il cocktail. Il primo anticorpo colpisce la parte superiore della proteina spike, che aiuta a impedire al virus di entrare nelle cellule di una persona. È simile ad altri trattamenti con anticorpi, ma continua a funzionare contro le ultime varianti, mentre altri no. Il secondo anticorpo prende di mira una sezione inferiore della proteina spike e aiuta a impedire al virus di fondersi con la membrana cellulare e di rilasciare il suo materiale genetico nella cellula.

Questo secondo anticorpo ha il potenziale per essere un punto di svolta perché prende di mira una sezione molto più stabile di coronavirus che è stata conservata, o rimane la stessa, in SARS-CoV e MERS-CoV attraverso tutte le varianti di SARS-CoV-2, compreso Omicron. SARS-CoV-2 ha continuato ad evolversi durante la pandemia, come è tipico e previsto per qualsiasi virus. Alcune di queste mutazioni hanno significato che altri anticorpi non possono più attaccarsi e neutralizzare il virus. Ma se SARS-CoV-2 muta questa sezione inferiore stabile dello stelo della spike, non sarà in grado di replicarsi all’interno del suo ospite e si estinguerà. “È il tallone d’Achille del virus”, afferma Tracey Baas, Innovations Manager presso Texas Biomed e manager del Vaccine Development Center di San Antonio.

Gli anticorpi sono stati trovati nel siero di pazienti guariti da COVID-19. Il team UAB ha raccolto campioni di sangue per la ricerca con il consenso informato dei pazienti e li ha sottoposti a screening per gli anticorpi specifici per SARS-CoV-2. Il team UAB ha quindi replicato gli anticorpi in quantità sufficientemente grandi da poter essere utilizzati in più studi. Questi anticorpi sono stati inviati al Texas Biomed, dove i ricercatori li hanno testati contro il virus nei laboratori di biosicurezza, prima nelle cellule e poi in piccoli modelli animali, che sono stati stabiliti o convalidati presso il Texas Biomed. Il team è stato in grado di vedere i risultati in cellule e modelli animali in tempo reale utilizzando virus fluorescenti da loro sviluppati.

Fonte:Istituto di ricerca biomedica del Texas

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